Europa League

Kostic e Di Maria, sempre loro a trascinare la Juventus. Ma a Friburgo non sarà facile

Juventus esultanza
Juventus esultanza - Foto LiveMedia/Morgese-rossini/DPPI

Kostic e Di Maria, assist e gol, i due trascinatori della Juventus non si smentiscono e consentono ai bianconeri di trovare quel minimo vantaggio chiesto da Max Allegri in conferenza. Già, perché col Friburgo così tenace e scomodo che si è visto stasera questo 1-0 dell’andata, con tante occasioni però sprecate e qualcuna anche degli ospiti ai quali viene anche annullato un gol col Var, non è certo da buttar via, anzi. Due risultati su tre al ritorno, che sarà infuocato in casa dei tedeschi, era questo l’obiettivo della Juve ed è centrato. Una squadra compatta, che ha giocato in modo abbastanza convincente, anche se non sempre in modo intelligente, che si è affidata ai suoi top player e che può tornare a casa moderatamente soddisfatta.

Perché non è tutto oro quel che luccica, a cominciare dalla nuova brutta prestazione di Vlahovic. Il tecnico livornese lo difenderà sempre e comunque, ma è innegabile come anche stasera sia un corpo estraneo, tanto che il gol di testa deve farlo Di Maria. E poi, ci sono gli allarmi infortuni: lo stesso Fideo sente tirare l’adduttore per la stanchezza, Chiesa che entra nel finale si fa male al ginocchio e sarà da valutare, e poi c’è Alex Sandro recuperato in extremis ma subito ko dopo venti minuti. Una Juve da infermeria in vista della Samp, partita fondamentale per il campionato in attesa della decisione sul -15, soltanto dopo si penserà al ritorno coi tedeschi.

Per stasera, la Juve si gode un Kostic giunto all’ennesimo assist vincente, il decimo, e capace di mettere in mezzo cross al bacio, e un Di Maria sempre più leader tecnico di questa squadra, ora in grado di segnare in tutti i modi, anche di testa, da attaccante vero in assenza (pur presente) di quello che dovrebbe fare questo tipo di gol. Bianconeri troppo poco cinici però, e ci sono un paio di errori sotto porta che avrebbero potuto rendere più ampio il divario. Ma non vuol dire che al ritorno non sarà complicatissima: il Friburgo ha fatto solo intravedere le proprie potenzialità, in casa si trasforma e l’1-0 non basta per stare tranquilli.

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