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Riecco l’Europa. Mentre in Italia i bianconeri incassano qualche colpo a proprio favore sul fronte delle inchieste sui bilanci e sulle plusvalenze, tra la decisione del Tar sulla carta della Procura e la richiesta dello stesso Chiné di altri venti giorni di proroga per i deferimenti sulla manovra stipendi, la Juventus sul campo si gioca il primo dei due atti contro il Friburgo, squadra assolutamente da non sottovalutare e di certo superiore al Nantes, ma nel complesso alla portata per una squadra infarcita di fuoriclasse come i bianconeri, a cominciare da Angel Di Maria ancora titolare, passando per uno che deve ancora dimostrare tanto come Vlahovic e deve tornare al gol, per finire con Chiesa e Pogba che al momento sembrano solo due scelte di lusso dalla panchina. Di contro, c’è un allenatore come Streich che è sulla panchina dei bianconeri di Germania dal 2011, e che dunque ha costruito negli anni una squadra capace di affacciarsi a certi palcoscenici. Tanta fisicità , velocità e spirito di gruppo, e un italiano come Grifo che vuole fare lo sgambetto ai bianconeri.
E’ chiaro come la Juventus sia aggrappata all’Europa League, al momento, per sperare di giocare in Champions anche nella prossima stagione. E perché no, allo stesso tempo tornare a vincere un titolo internazionale che manca da oltre venticinque anni. Per farlo, servono quattro vittorie, senza pensare al campionato, ai tribunali e quant’altro: quattro vittorie intervallate da tre pareggi, e la stagione prenderà una piega diversa, inchieste permettendo. E’ per questo che Allegri ha chiesto di vincere all’andata, per non fare come col Nantes, dove è andata bene al ritorno, ma senza che questo debba essere la regola. Partire in casa va sfruttato come una vittoria, per poi giocarsela in Germania con la consapevolezza di avere (quantomeno) due risultati su tre a disposizione. E’ questa la richiesta del tecnico livornese, che dai suoi pretende personalità e forza d’animo per reagire all’ingiusto ko di Roma e focalizzarsi su quello, e lo conferma anche Kostic, che ora è il vero grande obiettivo principale della stagione.
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