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“La storia la scrive chi vince. E’ un peccato, ma anche una spinta in più per ottenere il massimo. Io ho vinto una Champions League, ma ho perso anche tre finali. La gente si ricorda solo quando vinci. Da parte nostra deve esserci entusiasmo e positività per il percorso che abbiamo fatto in Europa League“. Queste le prime parole di Antonio Conte in conferenza stampa alla vigilia della finale di Europa League 2019/2020 contro il Siviglia. Il tecnico leccese ha poi aggiunto: “Ho trovato un gruppo molto disponibile, con tanta voglia di lavorare e di mettersi a disposizione, oltre che vivere un anno da protagonisti. Siamo riusciti ad essere competitivi in tutte le competizioni a cui abbiamo preso parte. Il gruppo ha sempre creduto nel lavoro che facevamo. Con l’aumentare del coraggio sono aumentate le possibilità di portare a casa qualcosa di importante. Dovremo dimostrare sul campo di poter vincere questo trofeo – ha continuato Conte – ma anche goderci il momento essendo consapevoli di poter dare una soddisfazione ai nostri tifosi e al club. La parola paura non fa parte del mio vocabolario. Abbiamo grande rispetto per il Siviglia, stimiamo la squadra, la loro storia e la loro esperienza nella competizione. Se siamo arrivati fin qua è perché abbiamo le nostre carte da giocare e proveremo a giocarle nel migliore dei modi. La mia ultima partita all’Inter? Oggi vivo questo momento, in conferenza stampa al fianco di due campioni. Domani cercherò di godermi la finale e di viverla a 360°”.
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In conferenza stampa sono intervenuti anche Diego Godin e Samir Handanovic. Il difensore ex Atletico Madrid ha affermato: “Io non do consigli, ma lavoro e cerco di fare quello che chiede il mister in allenamento. Tutti vogliamo vincere e per farlo sarà necessario fare quello che abbiamo preparato e giocare con il cuore. Come ha detto il mister la storia la scrive chi vince, noi dovremo scendere in campo per vincere e portare a casa la coppa. Tutti quelli che tifano per noi vogliono la coppa. Ribadisco, nessun consiglio, solo voglia di vincere“.
“Questo deve essere un punto di partenza e queste partite devono diventare un’abitudine. Oggi possiamo dire che siamo sulla strada giusta, non solo per domani ma anche per il futuro. Sono orgoglioso di essere qua, ma la mia idea di vincere non è mai cambiata dal primo giorno in cui sono arrivato qui. La verità è che noi stiamo bene insieme, come gruppo. Le vittorie di ogni settimana ti danno fiducia e consapevolezza di lavorare ancora di più per limare i dettagli. C’è bisogno che tutta la squadra abbia voglia di allenarsi, di sacrificarsi e di migliorare, nonché di sapere vincere le partite. A volte giocare bene non basta, ma serve leggere e capire la partita. Siamo un gruppo compatto e solido” ha invece detto il portiere sloveno.
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