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“Se potevamo fare prima questa scelta non lo so, nel calcio, come qualsiasi ambiente, deve prevalere il noi rispetto all’io: rispetto per spogliatoio e per club, se vengono messi in discussione bisogna prendere provvedimenti. Era arrivato il momento di prendere una decisione importante come questa”. Queste le parole del direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio che torna a parlare del declassamento di Mauro Icardi, che da ieri non è più il capitano nerazzurro. “I motivi sono seri e validi e non c’è da spiegare nulla di più – ha proseguito il ds nerazzurro ai microfoni di Sky Sport alla vigilia di Rapid Vienna-Inter – Abbiamo valutato la cosa, fatto considerazione con dolore e sofferenza per un giocatore che rimane importante e di qualità . Professionista che ha dato e che ha tanto da dare all’Inter”.
Sul rapporto da ricostruire: “Posso solo dire che Icardi ieri era assolutamente a disposizione, c’è stata la sua scelta di non venire e non penso fosse riferita ad un problema particolari. Molti giocatori fanno fisioterapia, anche per prevenzione. Noi siamo a completa disposizione, non è in discussione l’Icardi professionista e bomber e mi auguro che possa continuarlo ad essere per questa squadra a lungo”. Su eventuali altre punizioni visto il rifiuto della convocazione Ausilio spiega: “Appena torneremo da Vienna ci parleremo e lavoreremo per recuperare il calciatore, se è giusto parlare di recupero. Sulle prestazioni sul campo non abbiamo mai messo in discussione l’Icardi giocatore, abbiamo messo in discussione il suo essere capitano. Rinnovo? Proseguiremo con il discorso assolutamente, non ci facciamo condizionare da questo problema”.