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Un Napoli che parte col pareggio, una Lazio che parte con una sconfitta e un’Atalanta che deve difendere la vittoria. Non si fanno mancare niente le italiane impegnate nello spareggio di Europa League rispettivamente contro Barcellona, Porto e Olympiakos. Al ‘Maradona’ Spalletti ritrova Politano e Insigne, con Osimhen che si prepara a punire i blaugrana per le tante occasioni sciupate all’andata nell’1-1 finale. Su tutti è Ferran Torres il calciatore che deve farsi perdonare la poca lucidità sotto porta. “È molto esigente con se stesso – ha detto il tecnico del Barcellona, Xavi sul nuovo acquisto –. So che i gol arriveranno“. Il Napoli è imbattuto da quattro gare interne di Europa League contro club spagnoli (V1 P3) e non vuole interrompere la tradizione contro un Barcellona che sembra ritrovato dopo il grande 4-1 inflitto al Valencia.
Ha bisogno della rimonta la Lazio di Sarri che riparte dal 2-1 inflitto dal Porto al Do Dragao. Archiviata l’emergenza difensiva (Acerbi si allena in gruppo), si apre quella in attacco con Pedro (infortunato) e Zaccagni (squalificato) indisponibili, mentre Immobile ha smaltito solo da pochi giorni l’influenza che lo ha tenuto fuori all’andata. Conceicao torna nel suo stadio, l’Olimpico, dove ha collezionato più di 100 presenze e vinto. Dopo Juventus (20-21) e Roma (18-19), il Porto vuole eliminare un’altra italiana ma dovrà vedersela con i biancocelesti in formato casalingo.
Compito in trasferta per l’Atalanta che proverà a difendere il vantaggio maturato contro l’Olympiakos. Si riparte dal 2-1 firmato Djimsiti, che non aveva mai segnato in carriera una doppietta prima di quei 3′ magici del Gewiss Stadium. La formazione di Gasperini ha bisogno di certezze dopo la crisi di risultati recente. Senza Muriel e Zapata, spazio a Boga falso nove per scardinare il fortino dei greci che in questa stagione hanno perso una sola volta in 19 partite giocate in casa, vincendo 15 volte. Ma l’esperienza europea recente di Gasperini insegna che si può fare. Passare il turno per ritrovarsi, si può fare anche nell’inferno del Pireo.
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