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L’errore di Meret nel posizionamento della barriera e la bella conclusione su punizione di Lacazette chiudono la contesa e mandano l’Arsenal in semifinale. L’aspetto sorprendente e decisivo, nel doppio confronto fra i Gunners e i partenopei, è però la mancanza di reti della squadra di Ancelotti. Il Napoli fa’ la partita, lo dimostrano il numero delle conclusioni (19 contro le 6 della squadra di Emery) e la statistica del possesso palla nettamente favorevole (66%) ma spesso risulta impreciso. Delle 19 conclusioni, infatti, solo 3 terminano nello specchio della porta e solo le occasioni avute da Callejon e Milik nella prima frazione possono definirsi realmente occasioni “pericolose”. Una prestazione con tanta voglia e tanto cuore ma che mostra ancora una volta, come spesso è successo da gennaio e come capitato in particolare all’andata, un Napoli decisamente meno brillante.
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In particolare sempre più deludenti le prestazioni di Allan e Insigne, due uomini fondamentali nello scacchiere di Ancelotti, che appaiono lontanissimi dalle proprie versioni migliori. Al contrario del Napoli la squadra londinese è più concreta che mai al San Paolo e raggiunge, per il secondo anno di fila, la semifinale dove sfiderà il Valencia. Uno 0-3 che dimostra la straordinaria capacità da parte di Unai Emery di gestire le fasi ad eliminazione diretta in questa competizione, da lui vinta tre volte con il Siviglia, e che candida l’Arsenal come favorita, al pari del Chelsea, dell’Europa League 2018/19.
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