Il Chelsea supera in casa l’Eintracht Francoforte per 4-3 ai calci di rigore, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, nella semifinale di ritorno di Europa League, ed affronterà in finale l’Arsenal, che in serata ha superato nettamente il Valencia. La compagine guidata da Sarri ha effettuato una prestazione autoritaria, mostrando alcune incertezze nella parte centrale della sfida, ma riuscendo ad uscirne diligentemente grazie ai vari talenti in rosa. L’Eintracht esce sconfitto dalla trasferta inglese, ma i tifosi tedeschi possono essere fieri del rendimento mostrato nel corso di una stagione più che positiva.
Nel corso del primo tempo iniziano meglio i tedeschi, con una pressione offensiva notevole che mette in confusione i palleggiatori del Chelsea, su tutti Kovacic. Al 3° minuto di gioco Jovic sfugge alla marcatura dei centrali londinesi e colpisce bene di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma Kepa è attento e neutralizza la grande occasione lampo.
Gli ospiti mantengono bene il possesso, girando palla efficacemente e spingendo con verve sulle fasce: al 14° minuto ancora una importante occasione con Da Costa che calcia al volo di destro su servizio di un ispirato Kostic, ma nuovamente il portiere iberico del Chelsea mette in salvo i suoi con un apprezzabile colpo di reni. Pian piano gli inglesi prendono campo e Jorginho riesce a collegare meravigliosamente il reparto difensivo a quello offensivo, smistando a dovere ogni pallone giocabile passato dalle sue zone.
Nell’arco di due minuti la compagine casalinga trova due grandi opportunità per andare in rete: al 23° Giroud va in anticipo sul primo palo su assistenza di Palmieri dalla sinistra causando un brivido per la difesa tedesca, e al 24° David Luiz impatta bene di testa la sfera arrivatagli da un cross su calcio d’angolo di Hazard, ma è provvidenziale Hasebe, che riesce ad intercettare sulla linea di porta.
Appena 3 minuti dopo l’occasione del centrale brasiliano, Hazard inventa un filtrante illuminante per Loftus-Cheek, il quale riesce a superare Trapp con un magnifico colpo da biliardo da posizione defilata, che vale il vantaggio casalingo. La prima frazione non regala altre particolari emozioni, con Il Chelsea che amministra adeguatamente il vantaggio ritrovando serenità a centrocampo, e l’Eintracht che pensa più a non subire che a creare problemi alla retroguardia blues, per poi cercare di offrire il meglio di sé nel corso dei successivi 45 minuti.
Il secondo tempo difatti si apre con un’emozione forte, in quanto al 49° i tedeschi trovano l’immediato pareggio grazie a Jovic, che riceve un interessante suggerimento di Gacinovic e a tu per tu con Kepa realizza con freddezza, eguagliando esattamente il risultato dell’andata in Germania. Gli ospiti riescono con personalità ad impensierire più volte la difesa avversaria, mostrando foga agonistica, e pochi minuti dopo il pareggio, Gacinovic prova un coraggioso tiro al volo dai 20 metri, che il portiere del Chelsea sventa con un guizzo.
Il Chelsea appare invece annichilito dall’inaspettato pareggio ospite e palesa nuovamente le difficoltà di manovra mostrate ad inizio gara, oltre alla scarsa efficacia nei fraseggi offensivi stretti. Il ritmo diventa blando, con due squadre palesemente timorose di subire gol nel momento più delicato, e mancano gli strappi offensivi dei fantasisti di entrambe le formazioni: la sfida scivola lentamente ai supplementari.
Nel corso del primo tempo supplementare, Sarri gioca la carta Higuaìn, per provare a donare imprevedibilità al suo reparto avanzato, ma l’argentino non incide nell’immediato. Al 100° minuto di gioco, l’Eintracht crea una clamorosa chance per passare in vantaggio a Stamdford Bridge, con un tiro da pochi passi di Haller, che viene però cancellato sulla linea da un intervento miracoloso di Luiz, a Kepa battuto.
Sul finire di tempo, ancora Haller estremamente pericoloso, questa volta con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma Zappacosta riesce ancora a salvare sulla riga con grande senso della posizione.
Nel secondo tempo supplementare, il Chelsea riesce a trovare continuità di rendimento sugli esterni, con Palmieri e Zappacosta pericolosi in più di un’occasione, ma il risultato rimane inchiodato sulla parità e le sorti del match sono rinviate ai calci di rigore. Dal dischetto sbagliano Azpilicueta e Hinteregger, ma decisivo è l’errore di Paciencia, che permette ad Hazard di siglare la rete che offre la finale di Europa League al Chelsea.
Fra tutti, Kepa Azzirabalaga è stato di certo il giocatore con maggiore continuità di rendimento nell’arco dell’intero match, salvando in più occasioni il risultato nei tempi regolamentari e sfoderando dal cilindro la sua abilità sui rigori, decisiva per le sorti dell’incontro. Il classe ‘94 iberico è stato spesso criticato per alcune incertezze nel corso della stagione e per il rapporto non idilliaco con Sarri, ma ha mostrato grande personalità nel momento più importante della sua stagione, dimostrandosi un effettivo su cui puntare per molti anni: talentuoso.