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Minutaggio, condizioni, persino Sanremo. La conferenza stampa pre partita di Stefano Pioli alla vigilia di Milan-Manchester United ha avuto un solo tema: Zlatan Ibrahimovic. Perché c’è un Milan con Zlatan e un Milan senza Zlatan e non va considerato necessariamente come un dato negativo. La squadra di Pioli fa tanti punti anche senza lo svedese, 30 degli attuali 56. Ma quando subentra l’esperienza e le gare iniziano ad assumere quel fascino antico a cui era abituato il vecchio Milan, ecco che tante delle chance del Milan (dopo l’1-1 di Old Trafford) passano per l’esperienza e i 501 gol alle spalle del fuoriclasse, pronto peraltro al ritorno in Nazionale. Con buona pace di Leao, il Milan di Ibrahimovic è altra cosa, carismatico e con quel potenziale picco di prestazione che può servire contro la tutt’altro che imbattibile difesa dei red devils. Lo sa bene Pioli che sul paragone con Cavani, non ha dubbi: “Mi tengo stretto Zlatan”. Il Milan insegue il quinto precedente. Diavolo contro diavolo, come tante volte è accaduto in Europa. E come, in quattro occasioni, è servito ai rossoneri per eliminare i rivali in una competizione continentale. Dopo essere uscita sconfitta nelle prime quattro partite contro il Milan a San Siro, lo United ha vinto 3-2 nell’ultima trasferta contro i rossoneri risalente al 2010. E proprio la trasferta sembra essere il terreno preferito di battaglia di Maguire e compagni. Mai sconfitti lontano da Old Trafford in Premier League, forte di 4 gol segnati tra le mura della Real Sociedad ai sedicesimi, il Manchester United avverte anche il Milan. E la risposta dei rossoneri arriva dai calciatori d’esperienza, su tutti Kjaer: “Da parte nostra sapevamo che avremmo affrontato una grande squadra, ma eravamo allo stesso tempo consapevoli che avremmo creato dei problemi giocando al massimo delle nostre qualità . Non ci interessa chi scenderà in campo dei nostri avversari, abbiamo molto rispetto per loro ma faremo la nostra partita”.
Farà la sua partita anche la Roma che dopo la brutta sconfitta sul campo del Parma, non vuole cali di concentrazioni a Kiev dove sfiderà lo Shakhtar Donetsk. Neanche dopo il 3-0 dell’andata maturato all’Olimpico con una prestazione sensazionale che aveva illuso i giallorossi di aver compiuto finalmente un salto di qualità . Paulo Fonseca terrà a riposo i più impiegati, forse persino alcuni intoccabili come Mancini e Pellegrini in vista del match col Napoli tra le polemiche per il rinvio della sfida contro la Juventus. La fatica incombe. Ma il fascino dell’Europa continua ad essere ancora più seducente del riposo.
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