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Chissà cosa deve aver pensato Henrikh Mkhitaryan quando è stato estratto il nome della Roma come avversaria dell’Ajax ai quarti di finale di Europa League 2020/2021. E chissà cosa deve aver pensato Chris Smalling che fu l’autore dell’assist per il gol dell’armeno nella finale di Europa League tra Manchester United e Ajax. Oggi, sono entrambi indisponibili ma entrambi recupereranno per il doppio confronto che vedrà i giallorossi in campo prima all’Amsterdam Arena e poi all’Olimpico con l’obiettivo di una semifinale che vedrà la vincente del confronto di scena contro una tra Manchester United e Granada. Poteva andare peggio (Manchester United e Arsenal evitate) ma poteva sicuramente andare meglio con Slavia Praga e Dinamo Zagabria nella veste di cenerentole della competizione.
Una sfida tra due squadre capaci di giungere in semifinale negli ultimi anni. La Roma salutò la competizione contro il Liverpool, l’Ajax fu beffata dal Tottenham. L’Ajax è la dominatrice dell’Eredivisie con 63 punti, otto punti in più rispetto al Psv secondo in classifica. Con tanto di 78 gol fatti e 19 subiti. Insomma, bastano i numeri per capire il livello dello scoglio che la Roma dovrà affrontare se vuole continuare a sognare la finale del 26 maggio a Danzica. Ma anche per l’Ajax i problemi non sono pochi. Un errore di lista – non tanto diverso da quello della Roma contro l’Hellas Verona – impedirà all’Ajax di contare sul centravanti Haller, escluso per una dimenticanza dopo un super trasferimento. E probabilmente neanche Onana, squalificato per un anno a causa di una sostanza proibita. In porta ci sarà quindi Stekelemburg, ex di turno con un passato poco fortunato in giallorosso. Sarà Fonseca contro ten Hag. Identità diverse ma lo stesso gioco propositivo che è nel dna del club. L’Europa League entra nel vivo, la fatica incombe ma la Roma vuole continuare a farsi sedurre dal fascino europeo.
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