Il sistema delle coppe europee è semplice ma allo stesso tempo complesso: per passare il turno si sommano i gol fatti e subiti in casa e quelli fatti e subiti fuori casa; in caso di parità di tale somma, si dà maggior valore alle reti fatte fuori casa. Il ragionamento alla base è che si dà merito al fatto di aver segnato un gol in un territorio a te sconosciuto. Ragionamento che non segue però il Salisburgo, una delle squadre più forti viste negli ultimi anni in territorio europeo. Il ricordo più vivo in merito alla squadra austriaca sono i quarti di finale della scorsa Europa League contro la Lazio. La squadra biancoceleste aveva ottenuto la vittoria per 4-2, quindi vicina a una qualificazione da sogni alle semifinali. Peccato che il ritorno reciti un’altra storia: in soli 4 minuti (dal 21’ al 31’ del secondo tempo) il Salisburgo rimonta la rete del primo tempo di Ciro Immobile, accedendo così alle semifinali dell’attuale “Coppa Uefa”.
Con il Napoli il Salisburgo perde l’andata per 3-0, giocando bene solo gli ultimi minuti del match. Nel ritorno però, alla Red Bull Arena, la trama è un’altra. È il Napoli a sbloccare la gara con un gol di Milik al minuto 14, dopo un buon possesso palla della formazione di Ancelotti. Dal 20’ però c’è una sola squadra in campo: quella allenata da Rose. Sempre nel primo tempo trovano la rete del pareggio con Dabbur, pur rischiando qualcosa con il palo centrato da Fabian Ruiz. Nel secondo tempo invece i padroni di casa fanno la voce grossa. La difesa con il passare dei minuti si compatta e il resto della squadra impone il proprio gioco, caratterizzato da tocchi di prima verso gli attaccanti; così trovano il 2-1 con Gulbrandsen e prendano un palo con Dabbour prima del tris con Leitgeb. Soprattutto il Salisburgo schiaccia il Napoli, che soffre terribilmente in difesa (assenti però i due titolari Koulibaly e Maksimovic) e non riesce ad uscire facilmente dalla propria area di rigore. Con questo risultato, un 3-1 convincente, il Salisburgo non ottiene il passaggio del ritorno (decisivo il risultato dell’andata), ma dimostra che allo stadio Wals-Siezenheim è difficile vincere per qualsiasi squadra.