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La finale di mercoledì tra Siviglia e Roma avrà un sapore speciale per Monchi, direttore sportivo del Siviglia con un passato nella Capitale: “Se mi avessero chiesto contro chi avrei voluto giocare la finale, avrei detto la Roma, mi ritornano in mente tanti momenti che ho vissuto lì”. “Sono ormai quattro anni che sono andato via da Roma e ho avuto tempo di pensare a quello che è successo – ha detto lo spagnolo -. Sicuramente cambierei qualcosa, ho provato a fare il meglio possibile ma ho sbagliato. Dovevo capire meglio la Roma e l’ambiente”. Monchi prosegue sulla sintonia del suo passato giallorosso: “Credo che sia mancata un po’ di conoscenza, e di tempo per essere io. Al 95% è stata una mia responsabilità. Forse oggi sarebbe più facile. Qualcosa di mio nella Roma? No, la Roma è troppo grande per dire che è qualcosa di tuo”. A Siviglia, invece, è di casa: “Lavoro qui da ventiquattro anni, il tempo nella vita è fondamentale, così come lo è nel calcio. Prima della sosta del mondiale eravamo in zona retrocessione e io non avevo problemi. C’era fiducia”.
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