In un San Siro semi deserto si gioca soltanto per l’onore. I cechi dello Sparta Praga sono tranquilli e già sicuri del primo posto, mentre l‘Inter sa già che chiuderà il gruppo K in ultima posizione: proprio per questa ragione, i delusi tifosi nerazzurri decidono di disertare la Curva nord in segno di protesta. In un clima non decisamente da Europa League, l’Inter gioca senza pressioni. I nerazzurri partono meglio e prendono le misure: il vantaggio firmato Eder a metà primo del tempo è meritato. Ma nella ripresa, alla prima vera occasione, lo Sparta Praga pareggia: Marecek si inserisce con i tempi giusti e insacca con una bella girata. Dieci minuti dopo altro brivido sulla schiena dei tifosi nerazzurri: Andreolli atterra Lafata, calcio di rigore per lo Sparta Praga. Ma Carrizo intuisce e smanaccia: l’1-1 resta fino al novantesimo, quando Eder difende palla e dal limite trova là rasoiate vincente che vale la vittoria.
Inter (3-4-3):
Carrizo 6.5
Non può nulla sulla zuccata di Marecek. Provvidenziale nell’intercettare il penalty.
Andreolli 5.5
il capitano nerazzurro fa un buon primo, ma nella ripresa prima atterra ingenuamente Lafata e regala un calcio di rigore agli ospiti poi si prende bei rischi in un paio di spioventi.
Ranocchia 6
L’ex Bari guida la retroguardia e quando serve fa sentire la sua presenza, soprattutto nei calci da fermo.
Murillo 5
È il centrale brasiliano a lasciare troppo solo Marecek, bravo nello staccare e nel trafiggere Carrizo.
Biabiany 5.5
Sull’out di destra appare imballato: non riesce quasi mai ad andar via ed a sfruttare la sua rapidità.
Melo 5.5
Oggi il centrocampista è chiamato alla fase di impostazione, tanto sofferta ai tempi della Juventus: stasera, a tratti, ci si ricorda il perché.
Ansaldi 6
A causa del forfait di Gnoukouri, l’ex Genoa è costretto a giocare in mezzo al campo, in un ruolo non suo. Si comporta discretamente, tiene bene le distanze e non appare spaesato.
Miangue 6
Il belga classe ’97 è propositivo sulla corsia di sinistra. Non a caso è proprio da un suo bel traversone che si sviluppa la rete del vantaggio. Ma nella ripresa cala piano piano.
Eder 6.5
Molto attivo, l’italo-brasiliano in avvio riesce spesso ad arrivare alla conclusione. Fino a quando sblocca il match sfruttando una bella giocata di Pinamonti e, all’ultimo minuto, trova il destro vincente.
Pinamonti 6.5
Serata sarà da ricordare per il gioiellino classe ’99, all’esordio dal primo minuto in Europa League. Al primo pallone utile, il ragazzino mette in mostra il suo bagaglio tecnico arpionando la sfera e fornendo un grande assist ad Eder che sblocca il risultato (dall’80’ Bakayoko sv ).
Palacio 5.5
Nel primo tempo, il meno attivo del tridente nerazzurro (dal 45′ Perisic 5.5: si nota poco proprio come il compagno che sostituisce).
All. Pioli 6
È vero che il match non conta sostanzialmente niente, ma la fiducia che il tecnico parmigiano ripone nei ragazzini Mangue e Pianamonti viene ampiamente ripagata. La fase difensiva resta rivediibile.
Sparta Praga (4-4-2): Koubek 5.5; Karavaev 5.5, Mazuch 5.5, Kadlec 5.5, Costa 6; Julis 5.5 (dall’89 Dudls sv), Holek 5, Marecek 6, Cermak 6 (dal 79′ Sacek sv); Dockal 5, Lafata 6 (dal 74′ Pulkrab sv).
All. Svoboda 6