Al ‘Mapei Stadium’ è andato in scena il match tra Atalanta e Lione valido per l’ultimo turno del girone E di Europa League. Gli orobici, già con la qualificazione in tasca, si sono imposti per 1-0 grazie alla rete siglata da Petagna e si aggiudicano il primo posto nel girone.
ATALANTA (3-4-1-2)
Berisha 6.5
Non corre particolari pericoli l’estremo difensore albanese. Merita di essere segnalata la respinta provvidenziale su Fekir nei primi minuti di gioco.
Toloi 6
In difficoltà su Depay in alcuni frangenti del primo tempo, meglio nella ripresa. Nel complesso la sua prestazione è conforme a quella del gruppo. Buoni spunti anche in fase offensiva.
Caldara 7
Meglio nel primo tempo quando l’Atalanta gestisce la gara senza problemi. Nella ripresa, tuttavia, non soffre il costante pressing del Lione. Riesce ad allontanare gli eventuali pericoli. Gara di grande sostanza
Masiello 6
Sempre presente nel respingere la manovra offensiva del Lione.
Hateboer 6.5
Ottima prova. Sempre in anticipo sugli attacchi del Lione. Decisivi i suoi interventi di chiusura nella ripresa. Fondamentale per le ripartenze.
Cristante 7
Ancora una grande prova per lui. Amministra con facilità la manovra degli orobici. Gara più che sufficiente. (86′ De Roon s.v.)
Freuler 6.5
Meglio nel primo tempo. Nella ripresa va a dare una grande mano alla fase difensiva.
Spinazzola 6.5
Essenziale per la manovra offensiva dell’Atalanta. Tra i più propositivi e pericolosi.
Ilicic 6
Nulla di esaltante per l’ex viola, quando prova la conclusione vincente manca la precisione. Tuttavia, mette il fisico e l’esperienza al servizio del gruppo (82′ Palomino s.v.)
Gomez 6.5
E’ ovunque. Fa bene sia in fase offensiva che in quella difensiva quando occorre. Gran lavoro dell’argentino.
Petagna 7
E’ lui a sbloccare il match dopo venti minuti con un leggero colpo di testa male interpretato dall’estremo difensore dei francesi. (75′ Kurtic s.v)
All. Gasperini. 6.5
L’Atalanta entra nella storia e si aggiudica il primo posto nel girone E. Gara di sacrificio, sostanza e maturità per gli uomini di Gasperini. Nella ripresa soffre senza perdere mai la concentrazione e la lucidità.