Europa League

Doccia gelata per una buona Roma: il Salisburgo vince nel finale, gli ottavi si allontanano

Lorenzo Pellegrini Roma
Lorenzo Pellegrini - Foto LiveMedia/Federico Proietti/DPPI

Una buona Roma, che forse avrebbe anche meritato di più, viene gelata a pochi istanti dalla fine alla RB Arena e per la qualificazione agli ottavi sarà costretta a vincere con due gol di scarto al ritorno. In casa del Salisburgo, i giallorossi giocano con personalità, provano a segnare nonostante il baricentro venga mantenuto spesso e volentieri basso, più per scelta e per caratteristiche che per sofferenza rispetto alla pressione – tanta – degli austriaci. Poi, però, il patatrac nel finale, su uno spiovente che atterra sulla testa di Capaldo che con furbizia trova il gol praticamente al ’90. Una beffa atroce per i ragazzi di Mourinho, che l’avevano preparata più che bene e stavano per limitare i danni contro una squadra sempre aggressiva, cattiva e dinamica.

Caratteristiche che non appartengono ai giallorossi invece molto sornioni e che fanno dell’esperienza la propria arma migliore, lo dimostra anche il solo Zalewski come giovane in campo contro i sette di pari età o inferiore tra le fila dei padroni di casa. Ma per giocare in Europa, e per andare avanti, serve anche la gestione. E’ così che lo Special One ha vinto quel che ha vinto, unico allenatore a trionfare in tutte le competizioni europee compresa la Conference. Ma la sua Roma sembra sempre una squadra, seppur in crescita, alla quale manca qualcosa. Non personalità oggi, forse un po’ di fortuna e anche la capacità di gestire nel finale uno 0-0 che sarebbe stato persino stretto ma che era comunque un gran risultato. A ogni modo, non si può vedere solo il bicchiere mezzo vuoto: con una prestazione simile e più precisione in zona gol si può pensare di ribaltare il discorso qualificazione, in più agli austriaci mancherà Pavlovic. La speranza per la Roma è però di non aver perso Dybala, fermato da un fastidio fisico all’intervallo.

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