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“Dovremo giocare contro una grande squadra uscita dalla Champions League. Ma una cosa è certa: neanche i nostri avversari saranno contenti di affrontarci”. Parola di Josè Mourinho dopo aver chiuso un deludente girone di Europa League alle spalle della modesta Slavia Praga. L’eredità la raccoglie Daniele De Rossi chiamato a guidare la sua Roma nella terza sfida in altrettante stagioni contro il Feyenoord di Arne Slot. Stasera il primo atto del doppio confronto, alle 18:45, in un De Kuip desideroso di rivincita dopo la sconfitta degli olandesi in finale di Conference League e ai quarti di finale di Europa League dello scorso anno. In realtà , ci sarebbe anche un altro precedente, sempre favorevole alla Roma, quello del 2015 ai sedicesimi di Europa League. Daniele De Rossi era in campo e sa cosa aspettarsi a Rotterdam in uno stadio caldo e trascinante. L’esordio europeo da allenatore per DDR rappresenta un esame importante, diverso dai precedenti, per la nuova versione della squadra giallorossa. Rispetto all’era Mourinho, ora c’è più ricerca del controllo del gioco, con una linea a 4 e non a 3, con terzini più offensivi e un atteggiamento diverso da parte degli esterni d’attacco. “La Roma gioca con un modulo che non si vede spesso da noi. Cercherò comunque di sfruttare al meglio quello che ho imparato negli ultimi due incontri”, disse dopo il sorteggio Arne Slot, che adesso dovrà studiare altre partite, un altro allenatore e anche altri giocatori.
Rispetto alla scorsa stagione, la novità è naturalmente rappresentata da Romelu Lukaku, ma con lui ci sono anche nuovi innesti a gennaio come Angelino e Baldanzi. L’attaccante belga, nonostante la brutta prestazione con l’Inter e l’inserimento di Azmoun in lista Uefa, non è in discussione. Meno certa è la presenza in campo di Angelino e Baldanzi. Il primo è insidiato da Spinazzola, mentre l’ex Empoli dovrebbe partire dalla panchina come fatto contro i nerazzurri. Da valutare la presenza dal 1′ di Bryan Cristante, non al meglio per un problema alla schiena. L’alternativa è Edoardo Bove con Paredes e capitan Lorenzo Pellegrini. A due giorni dalla partita a Trigoria è apparso uno striscione contro di lui, definito “Anello debole”, un gioco di parole con riferimento al presunto episodio dell’anello lasciato da Mourinho nel suo armadietto. Il numero 7 ha comunque cambiato passo. Per lui tre gol e tre assist nelle ultime quattro sfide di campionato, dopo che sotto la gestione Mou (12 gare) non era andato oltre 2 reti e un passaggio vincente. De Rossi se lo coccola e lo difende in vista di una delle sfide più importanti della stagione. Il Feyenoord si presenta al confronto casalingo senza il portiere Justin Bijlow e il difensore Gernot Trauner, ma il portale olandese 1908.nl parla anche di condizioni non eccellenti di altri giocatori. La Roma vuole un risultato positivo già nel primo match al De Kuip nel primo atto di una sfida che se non è una classica europea, poco ci manca.
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