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Alla Roma non resta che prendere esempio dalla… Roma. Dopo il 6-2 dell’andata rimediato a Old Trafford, una partita incomprensibile che sembra ormai lontana ere geologiche fa visto quanto successo negli ultimi giorni con l’arrivo di Mourinho e la rivoluzione copernicana giallorossa, per ribaltare il pesantissimo punteggio contro un Manchester United che fin da ottobre era dato come favorita per la vittoria finale e che dodici partite dopo può centrare il pass per l’atto conclusivo servirà farsi ispirare dalle altre grandi imprese da far tremare i polsi in Europa. Una di queste fu quella centrata proprio dalla Roma di Di Francesco, che fece vivere una notte da sogno ai propri tifosi quando dopo il 4-1 del Camp Nou ai quarti della Champions 2017/2018 servirono il ribaltone all’Olimpico con un 3-0 completamente irrealizzabile secondo chiunque. Contro gli inglesi stasera servirebbe un gol in più, sempre senza subirne. Difficile, difficilissimo, non impossibile.
Impossibile sembrava che, per esempio, in quella stessa edizione della Champions lo stesso Barcellona potesse ribaltare il 4-0 contro il Psg dell’andata degli ottavi. Il 6-1 del ritorno con il gol di Sergi Roberto in pieno recupero è storia nota. Barcellona protagonista in negativo due anni fa, quando il Liverpool perse 3-0 al Camp Nou, salvo poi trionfare 4-0 ad Anfield con il gol iconico di Origi sul calcio d’angolo geniale di Alexander-Arnold. Genio e sregolatezza è quello che serve alla squadra dell’uomo solo al comando Fonseca. E come dimenticare la storica rimonta del Deportivo La Coruna nel 2004, quando dopo aver perso col Milan 4-1 all’andata nei quarti, riuscì nell’impresa di vincere 4-0 al ritorno. “Nel calcio a volte i miracoli accadono, sono cose che non ci si può spiegare razionalmente”, disse il tecnico degli spagnoli Irureta dopo la brutta sconfitta all’andata. E in seguito al ritorno, a miracolo accaduto, portò la squadra a Santiago de Compostela.
Tra le più grandi rimonte nelle storie europee c’è anche un ribaltone recente che condannò i cugini dei giallorossi all’eliminazione. Dopo il 4-2 dell’andata all’Olimpico, la Lazio di Inzaghi tre anni fa venne spazzata via dal Salisburgo che segno quattro gol in venti minuti, gli ultimi tre in cinque giri di lancette, vincendo 4-1 e scrivendo la storia. Ed era proprio l’Europa League. Tornando nella coppa più prestigiosa, alcune delle rimonte storiche si sono concretizzate all’interno della stessa partita. Dunque con meno minuti di quelli a disposizione della Roma, che ne ha 90′ e ha avuto una settimana per provare a studiare il da farsi. Tra queste, Milan-Liverpool da 3-0 a 3-3 in 45′, o il clamoroso Manchester United-Bayern Monaco da 0-1 a 2-1 soltanto nei minuti di recupero. Quella volta furono i Red Devils a sorridere, nella speranza che succeda l’impossibile e che stavolta siano gli inglesi a dover piangere.
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