Europa League

L’Atalanta risorge e vince in casa in rimonta nel segno di Djimsiti, la Lazio si fa rimontare dal Porto

Maurizio Sarri, Lazio - Foto Antonio Fraioli

Serata agrodolce per le italiane in Europa League. Erano due partite difficili e si sapeva, ma se l’Atalanta riesce a sistemare le cose con un attaccante per caso come Djimsiti (del resto, quelli veri, si stanno infortunando tutti), la Lazio sogna di sbancare il Do Dragao ma deve poi tornare sulla terra con la doppietta di Toni Martinez che costa la sconfitta ai ragazzi di Sarri. La qualificazione, per entrambe, resta in bilico: la Dea non può pensare di andare ad Atene e farsi una passeggiata di salute al Pireo, i biancocelesti sanno che contro i portoghesi non sarà facile ribaltarla, specie senza più la regola del gol in trasferta, ma se si replica l’intensità e la personalità vista nel primo tempo tutto è possibile.

Al Gewiss Stadium arriva finalmente l’acuto dei ragazzi di Gasperini, che sfatano il tabù del proprio stadio e tornano a vincere in casa. Lo fanno, per 2-1, in una partita complicata contro l’Olympiacos, squadra sempre rognosa dal punto di vista temperamentale, lo fanno in rimonta visto che per un tempo i nerazzurri erano rimasti sotto. Orfani già di Zapata e Ilicic, all’intervallo fuori anche Muriel per un infortunio muscolare. La squadra è spuntata, ma la voglia di rimonta c’è e tocca a Djimsiti improvvisarsi bomber con un’incredibile doppietta che vale il ribaltone e la vittoria della Dea, che fra sette giorni, senza snaturarsi e senza pensare a difendere, può gestire questo gol di vantaggio.

Lazio che invece dovrà fare mea culpa. Come al solito, la squadra di Sarri sale sull’ottovolante e gioca bene il primo tempo passando meritatamente in vantaggio grazie al gol pazzesco di Zaccagni, che segna alla Riquelme con un colpo di tacco volante, quindi nella ripresa fatica tanto e si fa travolgere dall’onda d’urto del Porto dell’ex Conceicao, che trova in Toni Martinez un perfetto finalizzatore che riesce ad approfittare delle amnesie della difesa biancoceleste. All’Olimpico tra sette giorni si può rimontare, ma serve lo spirito visto per 45′ o si potrebbe anche andare incontro a una figuraccia.

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