“Dobbiamo essere contenti del percorso, se c’è rammarico è perché abbiamo avuto la sensazione di potercela giocare. È un po’ questa stagione, in cui ci manca qualcosa in fase realizzativa, quel qualcosa che ci permetteva di vincere le partite. Anche oggi, pur attaccando con continuità non siamo mai riusciti a trovare giocate che potessero dare un’inerzia diversa alla partita. Avevamo la sensazione che un episodio ci avrebbe potuto dare la possibilità di passare“. Queste le parole di Gian Piero Gasperini ai microfoni di Sky dopo la partita persa dall’Atalanta contro il Lipsia per 0-2, che vale l’uscita dall’Europa League. A proposito di episodi, impossibile non parlare del discusso tocco di mano in area di rigore tedesca di un difensore ospite: “La cosa strana è che in 30” ha dato fallo su una punizione di braccio, e poi ha ritenuto non fallo questo mani sul tiro successivo. Questo ti dà la dimensione di come ci sia una grandissima confusione. Se lo stesso arbitro prende due decisioni diverse su due falli simili, e addirittura il secondo più evidente, c’è qualcosa che non è chiaro: qui è la stessa persona a decidere diversamente in trenta secondi“, sottolinea Gasperini.
Ora, la necessità di concentrarsi sul campionato e tentare l’ingresso in Europa: “Abbiamo 7 partite e sappiamo che per rimontare abbiamo bisogno di un bel filotto: ci prepariamo per provare ad ottenere il massimo da ogni gara, questo è il nostro dovere. Fine del ciclo Atalanta? È evidente che ci sono dei risultati da vedere, intanto come finirà il campionato. In Champions ed Europa League abbiamo fatto uno straordinario percorso, in campionato abbiamo fatto un grande prima parte e poi siamo calati. È arrivata una nuova proprietà, ci saranno le valutazioni a fine campionato, sarà la società a dare indicazioni su quali saranno i suoi obiettivi. Saranno loro a dettare i temi. Partiamo da una base di squadra che ha un suo valore, ci sono delle prospettive secondo me non negative. Pagliuca? Abbiamo avuto modo di conoscerci, ma arriveranno i giorni in cui si penserà a programmare il futuro. In questo momento siamo ancora dentro a questa stagione, noi non abdichiamo, ci giocheremo tutte le partite rimanenti cercando di arrivare più in alto possibile. Voglio rimanere fino a quando non darò fastidio, fino a quando ci sarà l’entusiasmo, la voglia di costruire qualcosa, di giocarci partite come questa. Tanti non le giocano e stanno a casa a guardarle”, ha aggiunto Gasperini in relazione al suo futuro.
Infine, una battuta anche sulla differenze di gioco e risultati delle italiane rispetto a formazioni spagnole o inglesi, e in generale dello stato del calcio italiano: “Sono dispiaciuto perché nonostante gli schiaffoni che prendiamo in Europa, e quanto successo con la Nazionale, si parti con buoni propositi ma dopo una settimana non si abbia voglia di affrontare le cose, le diverse piccole componenti. Alla fine, tutto rimane lì tale e quale. Vale anche per tutto il sistema mediatico e di informazione, anche questo fa parte del sistema calcio”.