Europa League

Atalanta gigantesca ad Anfield: Gasperini riscrive la storia a Liverpool, sette giorni per completare l’opera

Esultanza Atalanta
Esultanza Atalanta - Foto IPA

L’Atalanta giganteggia a Liverpool e riscrive la storia a Liverpool. Già, perché è la seconda vittoria consecutiva per la Dea dalle parti di Anfield, e se lo 0-2 di tre anni fa servì per sistemare le cose nel girone di Champions League e regalarsi il Real Madrid agli ottavi, lo 0-3 di questa sera, completamente inaspettato anche in virtù del momento che vivevano i Reds e i nerazzurri, può valere un’incredibile semifinale europea. Gasperini annulla la schiacciasassi inglese, in vetta alla Premier, macchina da gol sia in campionato che in Europa League: Scamacca griffa la doppietta nella prima ora di gioco, poi il gol di Pasalic nel finale, subito dopo una rete annullata per fuorigioco millimetrico di Salah, è l’apoteosi orobica. E dire che a inizio partita lo stesso numero 8 si era divorato un gol complice il miracolo di Kelleher, così come Koopmeiners nel finale di prima frazione e persino Scamacca nel finale: insomma, poteva diventare persino più largo il risultato, anche se i padroni di casa, come è ovvio che sia, hanno le loro numerose occasioni. Ma stasera non si passa.

Anfield diviene terra di conquista, la città dei Beatles si inchina alla cenerentola del torneo e al ritorno, nel fortino del Gewiss Stadium, l’Atalanta difenderà tre gol – ma non dovrà provare nemmeno per sogno a snaturarsi e a provare a gestirla – per completare l’opera. Alla fine la Kop deve applaudire una delle poche, pochissime squadre in grado di rifilare una lezione sonora ai Reds di Klopp, che per salutare dopo un progetto quasi decennale vorrebbe regalare anche un altro titolo europeo: la sfida tra due degli allenatori più longevi la vince Gasperini, la stravince la sua Atalanta, che cancella così le altre due trasferte deludenti degli scorsi giorni, quelle che rischiano di aver compromesso la corsa alla Champions in campionato (l’attuale sesto posto è il primo a non valere la coppa più prestigiosa) – e stiamo parlando del 2-1 inflitto dal Cagliari domenica – e la possibilità di tornare in finale di Coppa Italia per la terza volta in pochi anni, visto l’1-0 subito con la Fiorentina nella semifinale di andata.

Tutto è ancora in piedi e l’Atalanta è in grado di sfoderare prestazioni come quella di stasera, dove probabilmente è andata oltre anche la più rosea delle aspettative: così come i nerazzurri hanno l’obbligo di pensare che sia in Serie A che nella coppa nazionale possono ribaltare il verdetto provvisorio, allora devono anche aspettarsi che il Liverpool possa schiumare rabbia a Bergamo e provare a dare un altro finale al secondo atto. Per il momento, e almeno per una settimana, l’Atalanta si gode la sua pagina di storia. E rinfrancata nello spirito, è pronta a fare le prove generali del ritorno lunedì contro il Verona.

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