Andata dei quarti di finale di Europa League indigesta per gli uomini di Ancelotti. All’Emirates infatti, l’Arsenal trionfa contro il Napoli per 2-0, avvantaggiandosi significativamente in vista del ritorno di settimana prossima al San Paolo. Decisive le reti di Ramsey (prossimo al trasferimento tra le fila della Juventus), e dell’ex Sampdoria Torreira, siglate entrambe nella prima frazione di gioco.
Padroni di casa che partono subito forte, dettando un ritmo di gioco molto alto basato su un palleggio tecnicamente impeccabile condito da fraseggi stretti e veloci, che costringono i partenopei a rincorrere e ad abbassarsi, troppo, in difesa. A dimostrazione di questa buona partenza degli uomini di Emery, arriva il vantaggio proprio dei padroni di casa al quarto d’ora, con una buona ripartenza in velocità conclusa da Ramsey, dopo l’errore di Mario Rui. Il Napoli non riesce a rialzare la testa, e appena dieci minuti dopo la prima rete incassata, incassa il raddoppio firmato da Torreira (con evidente deviazione di Koulibaly), che approfitta anche in questa circostanza di un disimpegnato errato dei partenopei, in questo caso di Fabian Ruiz. Nella ripresa il Napoli parte con un atteggiamento diverso molto più intraprendente, riuscendo anche ad arrivare alla conclusione verso la porta difesa da Cech, in cui pesa l’occasione sotto porta non sfruttata da Zielinski, che in virtù delle reti in trasferta avrebbe avuto grande importanza. Tuttavia, visto il risultato da recuperare è costretto a sbilanciarsi, lasciando spazi alle rapide ripartenze dei Gunners che terminano sempre pericolosamente verso la porta difesa da Meret. Anzi, è lo stesso giovane portiere italiano a superarsi in più di un’occasione e ad evitare un passivo più pesante.
Arsenal che ha confermato la propria forza quando si trova a giocare all’Emirates, vero e proprio “bunker” per i Gunners quest’anno, tuttavia il Napoli ha reso nettamente al di sotto delle aspettative e dei suoi standard, facendosi sorprendere dal pressing aggressivo e asfissiante attuato da Unai Emery, che di fatto ha impedito agli uomini di Ancelotti di impostare il gioco secondo i propri ritmi e soprattutto li ha spesso costretti a commettere errori individuali che si sono rivelati determinanti ai fini del risultato. Il cambio nella ripresa di Milik ha aumentato il peso offensivo del Napoli, dimostrando che la difesa dell’Arsenal, se messa alle corde e attaccata in profondità, è tutt’altro che impenetrabile. Questo di sicuro sarà un aspetto da tenere in considerazione in vista del ritorno.