“Mi aspetto una partita difficile, proprio perché affrontiamo una squadra che ha cultura di gioco. Abbiamo guardato le loro partite, sappiamo che hanno ottime individualità ma anche un grande collettivo. Sarà una sfida aperta perché si incontrano due squadre che giocano; sarà un grande spettacolo”. Queste le parole dell’allenatore della Lazio, Marco Baroni, alla vigilia della sfida di Europa League contro l’Ajax. Poi su Farioli: “Ci fa piacere che un allenatore italiano alleni una squadra importante come l’Ajax – sottolinea il tecnico biancoceleste-, ma noi dobbiamo fare la nostra partita e lo faremo. Questa Lazio può metterli in difficoltà e lo farà“, conclude Baroni. “È chiaro che ci mancherà la loro voce, ma poi c’è anche quel sentire che noi abbiamo dentro di noi. E noi li sentiamo, ci saranno, sarà ancora di più una molla emotiva per fare bene”, dice Baroni a proposito dei tifosi che non potranno prendere parte alla trasferta.
BARONI SULLE SCELTE DI FORMAZIONE
“Provedel è con noi anche se ha avuto un attacco influenzale, anche a Napoli è andato in campo con qualche linea di febbre – prosegue il tecnico biancoceleste -. Romagnoli e Vecino contiamo di recuperarli con l’Inter, ma ora pensiamo a chi è qui e andrà in campo domani”. Infine, parlando di Noslin, Baroni ha sottolineato: “Ha avuto un impatto devastante quando è arrivato a Verona. Qui a Roma aveva i parametri per essere preso e noi abbiamo deciso di dargli questa possibilità. Ha qualità, è un giocatore da Lazio. Non ho dubbi che continuerà così, perché ha una professionalità incredibile, deve solo pensare a lavorare e andare in campo”, conclude.
LE PAROLE DI NOSLIN
“Sarà una partita speciale, quindi daremo il massimo. La cosa più importante è vincere. Il modo in cui lo faremo, in linea di principio, non ha importanza. Naturalmente voglio mostrarmi a tutti. Tanti amici e parenti sono qui per me. Naturalmente anche contro l’Ajax, cercherò di dare tutto”. Queste le parole dell’attaccante della Lazio alla vigilia della sfida di Europa League contro l’Ajax. Poi, sul suo passato: “Se hai attraversato diversi periodi difficili fin dall’infanzia, questo può aiutarti. Le cose che impari per strada le puoi portare nel calcio. Per esempio, la disciplina che si porta da casa”. Infine, un commento sulla città di Roma: “È davvero viva, si parla sempre di calcio. In alcuni posti ci sono spesso molti tifosi che vogliono fare delle foto, ma questo per me non è certo un problema”, conclude Noslin.