La Francia batte il Portogallo ai calci di rigore e si qualifica per le semifinali di Euro 2024, dove sfiderà la Spagna a Monaco di Baviera martedì prossimo. Al termine di una partita estremamente equilibrata, senza occasioni per un’ora e poi ricca di opportunità da una parte e dall’altra, il giusto epilogo per questo quarto di finale stellare di Euro 2024 è quello della lotteria dal dischetto, ed è la seconda volta in pochi giorni per i lusitani, mentre i transalpini ci arrivano clamorosamente a quota zero gol segnati su azione, solo rigori o autogol. I rigori sorridono così ai galletti, anche se Mbappé è a rischio per il riacutizzarsi del problema al naso e c’è tanto da sistemare per Deschamps, ennesimo fallimento – o giù di lì – per Roberto Martinez in un grande torneo.
Primo tempo a rimi lenti e con tanto rispetto da parte delle due squadre nei confronti della rivale. Leao abbastanza in palla, fa il bello e il cattivo tempo sulla corsia di sinistra, ma gli manca sempre l’ultimo passo per creare davvero un pericolo, che invece avviene a opera del compagno di squadra Theo Hernandez, che chiama Diogo Costa a un grande intervento. Al tiro di Camavinga, che va alle stelle, risponde Bruno Fernandes con una punizione che non trova fortuna, e la notizia vera è che Ronaldo gliel’ha lasciata. Nel secondo tempo si allungano le squadre e si alzano i ritmi, il Portogallo spinge ed è pericolosissimo intorno all’ora di gioco: Cancelo imbuca per Bruno Fernandes, tiro e miracolo di Maignan, che si ripete sul tap-in a botta sicura di Vitinha dopo una bella giocata di Leao. Risponde Kolo Muani che trova un gran sombrero su Pepe, calcia tutto solo e rivede i fantasmi della finale dei Mondiali con il miracoloso intervento in scivolata di Ruben Dias, poi clamorosa chance per Camavinga che tutto solo in area non trova la porta in diagonale, quindi il tiro a giro di Dembelé che sfiora l’incrocio. Si va dunque ai supplementari e le squadre si allungano, al contempo incombe però la stanchezza e le occasioni ci sono, ma estemporanee e frutto di iniziative personali. I rigori diventano sempre più spettro e appiglio allo stesso tempo, e arrivano puntuali. Segnano tutti, tranne Joao Felix: Theo Hernandez firma quello decisivo, lacrime di Pepe e Ronaldo che mostra il suo disappunto, ma avanzano i transalpini e senza ancora un gol su azione.