Questa volta i rigori non sorridono affatto alla Svizzera, che saluta a testa alta, anzi altissima, Euro 2020. E come d’incanto, una Spagna partita malissimo con due pareggi, le critiche a Morata e soci, nonché a Luis Enrique, e tanta sfiducia anche per via delle convocazioni che hanno escluso i giocatori del Real Madrid, si ritrova improvvisamente in semifinale e con tante belle chance di alzare il trofeo già conquistato nel 2008 e nel 2012. Lo fa passando dalle forche caudine dei penalty, soffrendo tanto nei minuti regolamentari che si erano chiusi sull’1-1 in seguito al gol di Shaqiri che aveva pareggiato i conti dopo l’autogol – l’ennesimo di questa rassegna continentale, incredibile – di Zakaria. Prima del 90′ il rosso a Freuler aveva fatto pensare a un finale, o comunque ai supplementari, assolutamente in discesa per gli iberici, così non è stato e i penalty e la loro lotteria sono diventati inevitabili.
Miracolosi contro la Francia, stavolta agli elvetici non riesce il miracolo e a passare sono proprio gli spagnoli. L’unico a mantenere la freddezza è Gavranovic, poi tre errori di fila con Schar, Akanji e Vargas. A questi livelli non ce lo si può assolutamente permettere e così Oyarzabal battendo Sommer porta in semifinale le Furie Rosse, pronte ad attendere una tra Belgio e – speriamo ardentemente Italia.