Due eroi del calcio che fu regalano la partita più bella degli Europei 2020 fin qui. L’Olanda di de Boer fa e disfa contro l’Ucraina di Shevchenko, ma alla fine a decidere i tre punti in questa prima giornata del girone C è l’eroe che non ti aspetti: Dumfries mette lo zampino su tre reti, con un cross decisivo, un tocco sotto porta vincente (ma il gol è attribuito a Weghorst) e la rete del 3-2 definitivo. Un gol pesante dopo le due reti di Yarmolenko e Yaremchuk che avevano silenziato lo stadio di Amsterdam. Ha sudato freddo de Boer. Sa che non può permettersi errori in casa, al ritorno agli Europei dopo la mancata qualificazione del 2016. Dopo una sconfitta e tre pareggi, è il primo CT oranje a non aver vinto neanche una delle sue prime quattro partite sulla panchina della Nazionale. Poi la reazione, qualche luce e qualche ombra nella fase di qualificazione e in Nations League. Ora c’è la prima, vera luce, la porta Dumfries, esterno classe 1996 del Psv, pronto a candidarsi come pezzo pregiato del mercato.
Il primo confronto ufficiale tra le due Nazionali sorride a Depay (sotto tono e mai nel vivo del gioco) e compagni. Ma porta tante convinzioni ad un’Ucraina che tiene bene il campo, senza fare la figura di Turchia e Russia, travolte da Italia e Belgio. La qualità è alta, quella di Yarmolenko che firma la rete più bella della rassegna continentale con il piatto forte della casa: movimento a rientrare sul sinistro e mancino dalla distanza sotto l’incrocio dei pali. Ma anche la classe di Malinovskyi che si accende solo su calcio piazzato, precisamente al 79′ con una punizione perfetta per la testa di Yaremchuk. L’Olanda reagisce come può, in modo a tratti disordinato. E la rete è farina del sacco di due difensori: cross di Akè, colpo di testa di Dumfries che fa fare brutta figura a Bushchan e Zinchenko, come prima gli è capitato di fare ai danni di Mykolenko. Ma non basta. Per fare un lungo percorso servirà molto di più. E servirà soprattutto un altro Depay che nella fase di qualificazione ha realizzato otto assist, più di qualsiasi altro giocatore, segnando sei reti e partecipando così al 58% dei 24 gol dell’Olanda. L’ago della bilancia è lui, in attesa di capire se vestirà blaugrana.