Una bella partita in un pomeriggio afoso d’estate, ricca di colpi di scena, di gol e di emozioni. Questo il riassunto stretto di Ucraina-Macedonia del Nord, girone C, Bucarest. E soprattutto, di errori, visto che due rigori concessi dall’argentino Rapallini – altra particolarità di questa sfida, non se ne è salvato neanche uno. Quantomeno, il primo, per i macedoni, ha visto dopo la parata il tap-in vincente dello stesso Alioski protagonista dell’errore che ha rimesso in partita la squadra di Angelovski, mentre quello di Malinovskyi, comunque tra i migliori in campo, viene parato inesorabilmente. L’atalantino non la chiude a cinque minuti dal termine e così la squadra di Shevchenko deve soffrire fino all’ultimo secondo di recupero, riuscendo comunque a portare a casa una vittoria comunque meritata che vale i primi tre punti a Euro 2020 e la possibilità concreta di avere tutto nelle proprie mani per approdare agli ottavi, dove peraltro potrebbe essere l’avversaria dell’Italia.
Gli ucraini costruiscono il proprio successo nel primo tempo, in cui giocano meglio e con la stessa spavalderia mostrata contro l’Olanda puniscono nel giro di cinque minuti la difesa disattenta dei macedoni, andando a segno con super Yarmolenko e con Yaremchuk. Nella ripresa, però, Alioski accorcia le distanze nel modo descritto sopra e l’ultima mezzora è decisamente movimentata. Le occasioni, solo potenziali, non mancano di certo per Pandev e soci, ma manca sempre l’ultimo passaggio. Malinovskyi può chiuderla con un rigore concesso dopo revisione Var per un fallo di mano, ma si fa ipnotizzare a pochi minuti dalla fine. L’errore non guasta comunque la sua prestazione e arriva così la seconda vittoria per l’Ucraina nella sua storia in una grande manifestazione. E contro l’Austria, all’ultima giornata, sarà decisiva.