Euro 2020

Pogba fa, Mbappe disfa, Deschamps saluta il record. E la Svizzera è storia: primo trionfo ai rigori

Paul Pogba - Foto Антон Зайцев - CC-BY-SA-3.0
Paul Pogba - Foto Антон Зайцев - CC-BY-SA-3.0

Il Brasile è lontano. Lontanissimo. Sette anni fa ai Mondiali 2014 la Francia inflisse un pesantissimo 5-2 alla Svizzera che oggi la elimina dall’Europeo al termine di una partita folle tra rimonte, rigori sbagliati e sottotrame che emettono più di un verdetto: la favorita per il successo finale saluta il torneo agli ottavi, Mbappé, Pogba e Kante dicono addio al sogno del Pallone d’oro, la Svizzera può sognare e l’Italia pure. Difficile spiegare quanto accaduto alla National Arena di Bucarest. La Svizzera passa in vantaggio con uno straordinario Seferovic, fallisce la chance del 2-0 con Rodriguez su rigore e regala alla Francia la scossa necessaria per la rimonta di Karim Benzema e lo show di Paul Pogba. Ma la Svizzera c’è, si scatena, ci crede, gioca con ordine e reagisce con umiltà alla strafottenza avversaria: Seferovic riapre, Xhaka inventa e Gavranovic trascina la gara ai supplementari e ai rigori.

Sbaglia Kylian Mbappè. Ma non è l’errore dal dischetto a ridimensionare l’immagine del fuoriclasse del Psg, quanto un torneo senza gol e giocate, in una partita segnata dalle magie di Paul Pogba e dai due gol di Karim Benzema. Non basta alla favorita numero 1 per andare avanti. Promossi per la reazione di pancia dopo il rigore sbagliato di Rodriguez. Bocciati e rimandati per approccio e gioco nelle fasi di gestione del match. Per Didier Deschamps salta quello che poteva essere un record storico: non sarà lui il primo a vincere sia da giocatore che da allenatore Mondiali ed Europei consecutivamente. Non sarà probabilmente Kante a sollevare il Pallone d’oro a fine anno, sicuramente non Pogba o Mbappè. Forse un outsider, come spesso capita quando cade il più forte. Una storia dal finale quasi scontato lascia spazio ad una favola. Quella Svizzera che in quasi 90 anni di storia non aveva mai vinto ai calci di rigore, con alle spalle tre sconfitte tutte dal 2006 in poi. E quella Svizzera che non aveva mai raggiunto i quarti di finale degli Europei. La rivincita di Petkovic, a testimonianza che si può applicare il bel gioco anche in una Nazionale, con poco tempo a disposizione. Ora pochi giorni per preparare la sfida alla Spagna. Sognare si può.

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