Euro 2020

Lewandowski ferma una Spagna senza star e leader. Ora la Slovacchia

Allarme al gruppo E. Le due favorite sono le ultime due, quelle meno quotate comandano il girone dopo le prime due giornate. Svezia e Slovacchia si spartiscono le prime due posizioni, Spagna e Polonia in fila, con l’obbligo di vincere l’ultima giornata dopo rispettivamente due punti e un punto in due partite. All’Estadio de la Cartuja, la Spagna di Luis Enrique continua a non convincere. E’ sfortunata, certo, e il rigore sbagliato da Gerard Moreno lo dimostra ma ancora una volta la Nazionale di Luis Enrique sembra faticare a sbloccare la partita o comunque a penetrare difese organizzate. Non basta un gol di Morata al 25′ per trovare i primi tre punti del torneo. Ma la prova dello juventino non basta soprattutto all’ex Real Madrid che dopo l’1-0 spreca tre facili occasioni da gol che potevano valere la vittoria. In compenso, a Siviglia, c’è il primo sigillo anche di Robert Lewandowski che risponde presente alla seconda palla giocabile (ma neanche troppo) in area: presa di posizione in area da veterano dell’area di rigore e colpo di testa vincente. La prima chance il fuoriclasse del Bayern Monaco l’aveva sprecata con una conclusione sul corpo di Unai Simon da pochi passi. Ma alla seconda occasione, uno così non perdona.

L’1-1 non accontenta la Spagna, in fondo fa sorridere la Polonia che in caso di ko avrebbe dovuto fare i conti con l’eliminazione aritmetica ad un turno dalla fine della fase ai gironi. Stavolta le Furie Rosse non hanno indossato la veste della bestia nera per la Polonia battuta, prima di oggi, otto volte su otto con tanto di 6-0 nell’ultimo precedente del 2010. Altri uomini, altra generazione che non è mai stata davvero rimpiazzata. Una Spagna senza star non brilla, fatica ed è prevedibile. Come se non bastasse, sbaglia anche il rigore chi non ne sbagliava uno da quasi due anni e che nell’ultima stagione è stato infallibile dodici volte su dodici. Gerard Moreno delude, come Morata, come Dani Olmo. Manca la star. E anche il leader: quel Sergio Busquets che quando c’è, non si vede e quando non c’è, si nota. Ora il match contro la Slovacchia per non trasformare un inizio deludente in un cerchio rosso sulla storia.

SportFace