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Se nel corso della stagione è tornata di moda una vecchia espressione geopolitica (“Sette sorelle”) per raccontare il grande calcio italiano, un po’ bisognava aspettarselo. C’è tanta Serie A nell’Europeo 2020. E il match più spettacolare fino ad ora della rassegna continentale lo ha confermato: Robin Gosens è il protagonista di un rocambolesco Germania-Portogallo 4-2, strappando lo scettro all’avversario che sembrava aver indirizzato la partita, Cristiano Ronaldo. Entrambi dominano nel nostro campionato. Un gol, un assist, due passaggi decisivi per propiziare i due autogol che hanno ribaltato il parziale per il laterale dell’Atalanta. Lui e CR7 sono un po’ i volti del nostro calcio sul palcoscenico di Monaco di Baviera. Ma se il portoghese non è altro che frutto di un investimento, Gosens è simbolo dell’intuizione di una squadra italiana (Atalanta) e una piccola sconfitta della Germania. Lui, strappato alla Bundesliga dal Vitesse in Olanda. E in Eredivisie cresce, matura fino ad essere notato dall’Atalanta che lo preleva per poco meno di due milioni.
Ora è lui il volto di una Germania che sulla fascia sinistra ha trovato la sua star. Un po’ come l’hanno trovata altre Nazionali. Al momento sono sette i calciatori della Serie A ad aver ricevuto il premio di migliore in campo in questo Europeo. Ed è la Serie A il campionato più premiato. Domina Lukaku (due volte eletto ‘star of the match’), seguono gli azzurri Spinazzola e Locatelli, oltre a Miranchuk (che gol con l’Ucraina), Skriniar e Cristiano Ronaldo, che è anche capocannoniere del torneo in coabitazione con Schick, un altro che in Serie A ha mostrato le sue qualità.
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All’Allianz Arena, il Portogallo apre con la rete di CR7, miglior marcatore di sempre delle fasi finali degli Europei con 11 gol, superando il record di nove gol di Michel Platini, unico calciatore ad aver preso parte e segnato a cinque fasi finali e ora in testa con Klose per gol in un torneo internazionale. Numeri niente male. Ma insufficienti per uscire dal campo con i tre punti con una Germania che non fallisce come contro la Francia e fa scorpacciata di gol col poker, come nell’ultimo confronto diretto: ai Mondiali 2014 con un netto 4-0. L’ultimo successo del Portogallo contro la Germania risale ad Euro 2000. Cristiano Ronaldo non aveva ancora debuttato. Ma stasera non sono bastati nemmeno i suoi numeri leggendari contro un Gosens trascinante.
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