Rimpianti e stupore, classe e rivincita. Insomma, Patrik Schick. Che si prende la scena ad Hampden Park e rovina il ritorno all’Europeo della Scozia dopo ventiquattro anni. La Scozia fa la partita, costruisce e sfiora il gol in diverse occasioni. Ma chi segna è lo stesso che in Italia ha spesso e volentieri mostrato poca confidenza con l’appuntameto al gol. Prima rete: colpo di testa in controtempo e palla in rete. Secondo gol: palla a centrocampo, sguardo verso la porta e conclusione vincente a scavalcare il portiere. Doppietta per Patrik Schick che si riscatta dopo le stagioni deludenti con la Roma e conferma i passi in avanti con la maglia del Bayer Leverkusen. Dieci reti col Lipsia nel 2019-20, tredici col Bayer nella stagione appena conclusa. Se questo sarà l’Europeo della consacrazione, spetterà a lui stabilirlo.
Anche per non incappare nella sindrome ‘Vargas’, fenomeno in Nazionale e sottotono in campionato. Per ora, è sua la firma sulla prima vittoria ceca ad Hampden Park. Contro una Scozia che deve fare a meno di Tierney, come grande assente. Continua l’incubo per la Tartan Army che mai ha superato una fase a gironi degli Europei nella sua storia. Tra le due Nazionali solo la Repubblica Ceca può sognare mentre la Scozia dovrà fare visita all’Inghilterra a Wembley in una sfida da brividi. Per ora i brividi sono solo per Schick che segna un gol storico e vede vicina la svolta di una carriera che troppe volte è sembrata sul punto di accendersi. La pressione del prezzo pagato gli ha giocato un brutto scherzo a Roma mentre oggi non ha sentito quella di Glasgow. La Repubblica Ceca se lo gode, il Bayer Leverkusen vede sempre più un affare aver pagato i 26 milioni alla Roma, le big lo osservano. Ora sì, il futuro è nelle sue mani.