Svezia contro Ucraina. Novanta minuti e forse più per il posto della sorpresa. A nove anni di distanza dall’ultimo precedente del 2012 tanto caro ad Andriy Shevchenko che oggi siede sulla panchina da Ct ma che allora segnò i due gol della rimonta contro Ibrahimovic e compagni nella prima giornata di Euro 2012. Di cose ne sono cambiate: Sheva è in panchina, Ibra è infortunato. Ma lo spettacolo non manca. Nelle dichiarazioni pre gara Shevchenko ha ripetuto due volte di avere “un enorme rispetto per questa Svezia”, citando in particolare – di nuovo per due volte – i loro “due incredibili attaccanti”. Cioè Robin Quaison e Alexander Isak, uno dei protagonisti del torneo ma ancora a secco di gol. Sarà lui il principale pericolo per un’Ucraina che per la prima volta è riuscita a superare la fase a gironi. “Abbiamo fatto molta strada per essere qui. Abbiamo raggiunto il risultato che volevamo. Non abbiamo nulla da perdere ora”, dice Sheva che si affida a Yaremchuk al centro dell’attacco con Zinchenko a centrocampo: “Ho passato forse i giorni peggiori della mia vita calcistica dopo la finale di Champions League. Ma ora mi sono ripreso“, ha detto il calciatore del Manchester City che vuole continuare a sognare la finale di Wembley.
Per ora c’è Glasgow, la città che ha visto Lustig, Larsson ed Helander in campo nella loro carriera tra Celtic e Rangers. Il pubblico potrebbe essere dalla parte della Svezia, ma le sottotrame non sono finite. Ad un mese dalla finale di Coppa Italia, Malinovskyi e Kulusevski – in gol al Mapei Stadium – tornano uno contro l’altro. Lo juventino, dopo il grande ingresso in campo contro la Polonia, vuole continuare ad indossare la veste del protagonista e lasciarsi alle spalle l’incubo Covid. Non c’è occasione migliore