Martedì sera Italia-Spagna mette in palio un posto in semifinale a Euro 2020. Sono tanti gli incroci storici tra gli azzurri e le Furie Rosse, in un bilancio nei precedenti di sostanziale parità che vede quattro vittorie dell’Italia, sei pareggi (ma con due successi ai rigori per gli iberici) e due vittorie della Spagna. I penalty, già, quelli dovremmo evitarli. Nel 2008 ci ricordiamo ancora la serie di rigori maledetta che estromise i ragazzi di Donadoni ai quarti dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari, ma anche nel 2013, in Confederation Cup, non andò bene alla Nazionale in quella che era una semifinale proprio come agli Europei a Wembley.
Ma la storia delle sfide tra Italia e Spagna si perde nella notte dei tempi, con il primo incrocio nel 1934. A testimoniare il grande equilibrio, in quella edizione dei Mondiali finì con un 1-1 ai quarti e con un gol degli azzurri contestatissimo dagli spagnoli. All’epoca niente rigori, c’era la ripetizione, e la risolse Meazza. Si passa poi direttamente al 198o, agli Europei, con uno scialbo 0-0 ai gironi, sempre ai gironi, a Euro 1988, la vittoria azzurra decisa da un gol di Vialli. Nuovo successo italiano nel 1994 ai Mondiali Usa ai quarti per 2-1, poi arrivano le prime delusioni per la Nazionale. Nel 2008 agli Europei ai quarti la già citata sconfitta ai rigori dopo lo 0-0, poi doppio incrocio a Euro 2012: se ai gironi arrivò un ottimo 1-1 griffato Di Natale, in finale fu disfatta totale con un poker senza appello. Nel 2013 la sconfitta ai rigori in Confederation Cup, poi la meravigliosa partita degli azzurri di Conte a Euro 2016 con la vittoria per 2-0 agli ottavi che certificò un po’ la fine del dominio iberico e di quella generazione di fenomeni. Gli ultimi confronti sono molto negativi perché ci ricordano la cocente mancata partecipazione ai Mondiali in Russia: nei gironi di qualificazione 1-1 all’andata a Torino e poi pesante 3-0 al ritorno che ci costrinse al secondo posto e dunque allo spareggio con la Svezia. A Wembley capitolo numero tredici (escluse amichevoli e Olimpiadi) del confronto Italia-Spagna: con il grande sogno di vincere, magari ai rigori, ma con l’umiltà di chi sa che giunti a questo punto ogni sfida ha un coefficiente di difficoltà elevatissimo.