“Il percorso è iniziato con ottimi risultati e grande entusiasmo. Siamo protagonisti dentro ma anche fuori dal campo di gioco. Questa nazionale è un regalo per gli italiani dopo tanti mesi di sofferenza a cui siamo stati sottoposti. È l’Italia che sognavamo e che tutti i tifosi volevano. Collettivo e gioia nello stare insieme”. Queste le dichiarazioni del presidente della Figc, Gabriele Gravina, nel corso di un punto stampa a Casa Azzurri. Poi ancora: “Abbiamo poi vinto la scommessa più grande, quella di riportare la gente allo stadio in sicurezza, un messaggio di speranza per il futuro del Paese. Un mese fa sembrava impossibile un risultato di questo tipo, ora è realtà, All’Olimpico ci sono state 48mila persone ad assistere alle tre gare con un livello di sicurezza altissimo. Ringrazio di cuore i volontari e tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò“, dice ancora Gravina prima di aggiungere: “A questo si aggiungono il successo della fan zone e quello di Casa Azzurri con 12mila accessi totali e 7 concerti live, una risposta a chi alla vigilia della nostra attività pensava che il mondo del calcio fosse privilegiato rispetto a quello dello spettacolo che può seguire il nostro esempio“.
Sulla polemica relativa alla scelta di alcuni giocatori di non inginocchiarsi contro il razzismo prima del match col Galles: ”Noi come Federazione poniamo in essere ogni attività contro ogni forma di razzismo. Questo non può essere frutto di una politica federale da imporre. Ognuno dimostra, attraverso le sue sensibilità, più o meno tangibili, le sue convinzioni. Con i ragazzi ne abbiamo parlato, sapevamo che il Galles, come previsto dal protocollo pre-gara, metteva in atto quella dimostrazione. Alcuni ragazzi lo hanno voluto seguire, altri hanno semplicemente applaudito, come il pubblico. Massimo rispetto per tutte le forme di espressione. Lasceremo liberi i nostri ragazzi di esprimere la loro sensibilità”.