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L’attaccante della Juventus e della Nazionale italiana, Federico Chiesa, nel corso di una lunga intervista rilasciata la sito della Uefa, ha toccato diversi argomenti: “E’ stata una sensazione fantastica quella di portare il nome della mia famiglia così in alto a livello calcistico europeo e mondiale. Sono orgoglioso di essere figlio di mio padre e mia madre. Questo mi fa capire quanto è stato grande mio padre. L’ho sentito la sera, era felicissimo per il gol, ma soprattutto per il passaggio del turno. Lui purtroppo non era riuscito ad andare oltre gli ottavi anche in Coppa del Mondo con la nazionale. Era veramente felice. E’ stata una gioia immensa. Entrare a Wembley per giocare una partita così importante per il proprio paese e poi segnare e dare il via alla vittoria, è stata un’emozione ancora più grande. Penso che sia il sogno che abbiamo tutti da piccoli quando iniziamo a giocare a calcio: giocare in nazionale, partecipare a questi tornei e fare anche gol”.
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Chiesa è tornato anche sulla grande partita che gli azzurri hanno disputato contro il Belgio: “Abbiamo fatto una grande partita, ma questo è merito del lavoro svolto dal mister in questi ultimi due anni, dell’idea di calcio che ha portato, dell’entusiasmo che ha portato. Ora stanno arrivando anche i risultati. E’ la forza del nostro gruppo. Ci vogliamo tutti bene, questo grande entusiasmo l’ha portato il mister. Dobbiamo dargli grande merito, ha riportato la nazionale a grandi livelli. Siamo quasi come fratelli. Ci ha detto di fare un passo alla volta. Arrivano consigli importanti per tutti. Dal portiere ai difensori, a tutti. Tutti sono partecipi e riceviamo consigli ogni giorno in allenamento su come affrontare la partita perché il mister, Vialli e gli altri membri dello staff sono stati campioni in passato e quindi ognuno ci dà consigli. Questo è stato fondamentale per le nostre grandi prestazioni negli ultimi due anni”.
L’attaccante azzurro ha voluto rivolgere un pensiero anche a Leonardo Spinazzola, vittima di un gravissimo infortunio, per poi volgere lo sguardo alla semifinale con la Spagna: “Mi dispiace tantissimo per Spina, davvero. Stava facendo un grandissimo europeo. Un giocatore fondamentale per noi. Siamo davvero come fratelli e perderne uno non è bello, in senso metaforico. Gli auguro il meglio, è un grande giocatore e ci mancherà in queste partite, ma adesso deve solo pensare a recuperare. Noi cercheremo di portargli qualcosa di grande per regalargli una grande gioia. Contro la Spagna sarà una partita difficilissima. Tengono tanto la palla. Come vogliamo fare noi. Sarà una gara dura, ma come quelle che abbiamo affrontato fino ad adesso. Loro hanno un diverso modulo. Giocano il 4-3-3, noi siamo più dinamici in campo con spostamenti di ruolo sia in fase di attacco che in fase difensiva. Non è che ci ispiriamo alla Spagna, ma abbiamo quasi le stesse ideologie di gioco: tenere la palla, pressing alto offensivo, cercare di dominare l’avversario. Ovvio che gli sviluppi in campo sono diversi. La Spagna lo fa da più anni, ma il nostro possesso palla lo utilizziamo per finalizzare, per avere più palle gol, essere più offensivi e dominare”.
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