Può essere una notte storica. Ma in fondo lo sarà in ogni caso, perché le emozioni che gli azzurri di Mancini hanno saputo regalare ad un paese intero valgono forse più del trofeo, soprattutto dopo l’anno drammatico tra lockdown e bollettini di contagi. Trentotto anni dopo, gli eroi azzurri del Mondiale del 1982 hanno voluto scrivere a Donnarumma e compagni una lettera nel giorno della finale tra Italia e Inghilterra.
“In queste settimane abbiamo rivisto in voi tanto, tantissimo di noi e della nostra storia, sportiva ed umana. Nel vostro coraggio, nella vostra passione, nel vostro senso di appartenenza, nel vostro slancio in avanti dopo un periodo difficile, ci siamo ritrovati“, si legge nelle prime righe. E ancora: “Le storie belle non si dimenticano mai perché non finiscono mai; diventano emozioni che rimangono nel tempo, ricordi che si rafforzano, passando di cuore in cuore, di memoria in memoria. Sarà così anche per voi. Comunque vada. Grazie per averci fatto rivivere tutto questo, per averci fatto sentire, ancora una volta, giovani e senza paura e per aver dimostrato che dentro ogni italiano c’è una forza profonda, grande, e spesso imprevedibile, che nei momenti difficili esplode e rende possibili anche le imprese che non lo sembrano. Osate sempre, sognate il futuro che potete costruire. E adesso andate a Londra, scendete su quel campo e date il massimo come avete sempre fatto… le storie belle non finiscono mai! Forza ragazzi“. Le firme in calce sono quelle dei protagonisti, con Mariella Scirea che firma per il grande difensore, Federica Rossi per Pablito, la figlia Cinzia per Bearzot e Paolo Maldini per papà Cesare, allora allenatore in seconda.
Le firme:
1 Dino, 2 Franco, 3 Beppe, 4 Antonio, 5 Fulvio, 6 Claudio, 7 Gaetano-Mariella, 8 Pietro, 9 Giancarlo, 10 Beppe, 11 Gian Piero, 12 Ivano, 13 Lele, 14 Marco, 15 Franco, 16 Bruno, 17 Daniele, 18 Alessandro, 19 Ciccio, 20 Paolo-Federica, 21 Franco, 22 Giovanni, C.T. Enzo-Cinzia, All. in seconda Cesare-Paolo