L’avversario è quel che è ma alla Sardegna Arena la goleada degli azzurri contro San Marino offre più di una indicazione al Ct Mancini per l’elenco dei 26 agli Europei. La prima è quella di Matteo Pessina che si è giocato la chance nel migliore dei modi dal 1′ dopo una grande stagione all’Atalanta come successore del Papu Gomez: inserimenti, giocate di qualità e due gol che difficilmente lo terranno fuori dalla spedizione azzurra alla rassegna continentale. Per l’ex Verona sono le prime due reti con la maglia della Nazionale e sarà probabilmente lui uno dei primi cambi a partire da Italia-Turchia dell’Olimpico. Cercava il riscatto e l’ha trovato Federico Bernardeschi che parte male e con la fascia da capitano ma si sblocca alla prima giocata indovinata: stop dal limite dell’area e conclusione fulminea che vale l’1-0 e il via alla goleada con tanto di stilettata alla Juventus finale (“Qui la giocata me la fanno rischiare“). Fa il suo Bryan Cristante che, in caso di forfait di Sensi, potrebbe essere l’altro jolly per il centrocampo mentre è ordinaria amministrazione per la difesa con Gianluca Mancini al momento favorito su Toloi e Ferrari (in gol).
Sotto tono Grifo, mai nel vivo del gioco e Moise Kean che nel primo tempo non incide come vorrebbe e rischia di essere tagliato fuori a favore di uno tra Politano e Raspadori (ora impegnato con l’Under 21). Già, chi tra Politano e Raspadori? L’esterno del Napoli viene da una grande stagione che l’ha consacrato come titolare davanti ad uno come Lozano e oggi ha risposto bene con una doppietta. E infine ballottaggio tra Cragno e Meret con il napoletano leggermente avanti. Giorni di riflessione per il Ct Mancini in vista della scadenza del 30 maggio per un elenco di 26 che sarà messo alla prova contro la Repubblica Ceca nell’ultimo test amichevole prima dell’esordio. “Qualcuno mi ha messo in difficoltà ma erano dubbi che avevamo già, dovremo fare un paio di scelte tra giocatori bravissimi”. Più dubbi ci sono, meglio è.
