Kante, Pogba, Griezmann, Mbappe, Benzema. Provate a immaginare una squadra in cui questi possano giocare assieme. Fa paura pensare che questa esista già, fa paura la Francia e le sue individualità. Meno alla voce collettivo, ma è probabile che a questi livelli passi in secondo piano e che Deschamps da bravo assemblatore lo abbia capito e non abbia voluto insistere nell’impartire un ordine tattico. Dopo la fase a gironi di Euro 2020 superata con 5 punti e con il mezzo passo falso con l’Ungheria che ha fatto discutere, adesso arriva la Svizzera in un derby tra due popoli che condividono una lingua in comune e 600 km di confine, ma anche una rivalità che esula dal calcio.
Se ci spostiamo al mondo del pallone, però, va da sé che non c’è storia. Due Mondiali e due Europei contro il nulla cosmico. I campioni del mondo in carica contro una selezione che, pur avendo fatto bene fin qui sotto la gestione Petkovic, manca sempre l’appuntamento con il salto di qualità e si barcamena costantemente tra i gironi e gli ottavi delle grandi manifestazioni. Quest’anno, però, gli elvetici avrebbero voluto stupire, ma si sono ritrovati a faticare nel girone con Italia e Galles, chiuso al terzo posto. E il rischio che da terzi si sarebbe affrontata la vincente del gruppo F con Germania, Portogallo e appunto Francia, era altissimo. Con il secondo posto, che era un po’ quello che ci si aspettava da Shaqiri e soci, l’impegno sarebbe stato ben più morbido contro la Danimarca, e invece tocca soffrire e cercare di ribaltare un pronostico che sembra chiuso.
Inutile girarci attorno: la Francia è stellare e solo un cataclisma può estrometterla agli ottavi da Euro 2020. E servirà comunque qualcosa di sovraumano affinché possa non vincere la rassegna, anche se la concorrenza comunque c’è e tra le migliori otto troviamo anche la nostra bella Italia. Ma la sensazione è che i Bleus non possano distrarsi troppo contro i “cugini” stasera, o potrebbero esserci dietro l’angolo brutte sorprese.