A un mese di distanza dagli inizi degli Europei 2020, il ct Roberto Mancini è stato intervistato per il nuovo numero di “GQ Italia” in edicola da domani. “A Federico Chiesa darei il premio come giocatore più migliorato del campionato italiano. Nicolò Zaniolo lo aspetterò fino all’ultimo. Lui fa la differenza ma a patto di essere al top della forma. E seguo con particolare attenzione Gianluca Scamacchia” ha detto.
I top player della Nazionale italiana: “Verratti è un pilastro da anni del Paris Saint Germain, Florenzi si è imposto subito. A Kean ha fatto bene giocare con campioni come Neymar, Mbappe e Di Maria”.
Sugli avversari: “Guai a sottovalutare la Turchia. Per il titolo finale vedo favorita la Francia, poi Inghilterra e Belgio”.
Mancini ha successivamente parlato degli anni in cui ha vestito la maglia azzurra, nella squadra in cui giocava anche Gianluca Vialli, capo delegazione della Nazionale. “Non c’è rimpianto, perchè quello è il sentimento di chi ormai non può farci nulla. Ma rabbia perchè abbiamo ricevuto una seconda possibilità. In un’altra forma, ma possiamo ancora vincere”.
Sul suo futuro: “Nessuna offerta ufficiale. Resto in Nazionale almeno fino al Mondiale in Qatar 2022. Ma l’obiettivo adesso è passare un’estate nella mio Portonovo, a firmare autografi da allenatore campione”, confessa.