“Domani giocano Morata e altri dieci”. Sei parole sono bastate a Luis Enrique per respingere le critiche e ribadire la fiducia ad Alvaro Morata, dopo la prestazione opaca offerta dall’attaccante contro la Svezia. “Ad Alvaro continuo a dire le stesse cose, di continuare a dare quello che dà, in attacco e in difesa. I fischi? Che li rivolgano a me, a chiunque vogliano ma solo se vedono in campo una squadra apatica, con nessuna voglia di correre, se vedono un’organizzazione disastrosa”, ha poi ribadito il ct della Spagna alla vigilia della partita contro la Polonia.
Al suo fianco, in conferenza stampa, proprio l’attaccante della Juventus: “La gara con la Svezia non è andata come avrei voluto e devo accettarlo. Ma già il giorno dopo uno lavora ancora più duro. Vogliamo vincere le prossime due partite e qualificarci, andare avanti fino alla finale e vincerla. È questo il nostro obiettivo”, le sue parole. Morata ha poi concluso parlando di Szczesny, suo compagno di squadra in bianconero ma avversario domani sera: “È una persona molto carismatica nello spogliatoio della Juventus, un top. Solitamente scherziamo, gli sono affezionato ma non domani”.