“Una storia che ci riporta con un filo tricolore ad un altro 11 luglio, quello del 1982, all’esultanza di Sandro Pertini al Santiago Bernabeu e poi di nuovo a quella del Presidente Mattarella a Wembley, all’orgogliosa e composta felicità di Enzo Bearzot e di nuovo al carisma e alla commozione di Roberto Mancini”. Il presidente della Figc Gabriele Gravina ricorda così l’impresa fatta dalla Nazionale italiana a Euro 2020.
“Questa Nazionale è entrata nella storia e lì rimarrà per sempre – ha continuato – . Quello che ha compiuto, nel momento e nel modo in cui lo ha fatto ha reso onore al nostro Paese e fieri gli italiani. Questa Nazionale è l’Italia perché si sacrifica, ride, piange, lotta, cade e si rialza. È la Nazionale di tutti, nessuno escluso. È la Nazionale che ci piace tifare perché ci rappresenta, un gruppo unito capace di superare le difficoltà sempre col sorriso sulle labbra”.
“All’inizio del nostro percorso tutto questo poteva sembrare solo un sogno, ma gli Azzurri hanno dimostrato di saperlo avverare sulle ali dell’entusiasmo di un Paese unito – ha concluso – . E allora grazie Azzurri, grazie a tutti gli italiani. Insieme abbiamo vinto il secondo Campionato Europeo della nostra storia”.