Dopo le prime due giornate della fase a gironi, in pochi parlando di Croazia e Spagna le avrebbero date come certe qualificate per gli ottavi e, soprattutto, come già ai quarti. Eppure, si troveranno di fronte nella fase a eliminazione diretta e dunque una delle due avanzerà inesorabilmente per sfidare Francia o Svizzera. Ma queste due “nobili decadute” del panorama europeo hanno ancora la possibilità di arrivare fino in fondo e di vincere, perché l’idea di calcio è restata la stessa, qualche talento c’è ancora e in questo Euro 2020 può succedere di tutto.
E’ innegabile, però, che la Croazia vista contro Inghilterra e Repubblica Ceca era davvero ai minimi storici. Pochissima pericolosità in avanti, i talenti di centrocampo in ombra, la sensazione che fosse finito un ciclo che aveva avuto il suo zenit ai Mondiali 2018 con lo splendido secondo posto. E invece, contro la comunque tutto tranne che irresistibile Scozia, Modric è venuto fuori all’improvviso e la squadra ha cominciato a girare. Peccato solo però che il capocannoniere fin qui, Ivan Perisic, sia stato fermato dal Covid e questo renderà ben più complicate le chance di vittoria dei ragazzi di Dalic.
Il Covid protagonista però anche nel ritiro della Spagna, con il caso Busquets che aveva scosso l’ambiente iberico prima dell’inizio della rassegna. Luis Enrique non poteva rinunciare al metronomo del Barcellona e ha deciso di aspettarlo. Nel frattempo, due scialbi pareggi avevano costretto le Furie Rosse a vincere contro la Slovacchia per superare il turno. Ed è proprio in questa partita che è rientrato il mediano protagonista dell’epoca d’oro 2008-2012, risultato: 1-5. Nonostante gli errori di Morata, improvvisamente la Spagna ha cominciato a funzionare una settimana fa e ora è pronta a dare battaglia anche alla Croazia.