Euro 2016 sarà ricordato come il primo Europeo di calcio allargato a 24 squadre. Un nuovo format che ha consentito a nazionali di secondo piano come Islanda e Albania di debuttare nella fase finale della competizione continentale. L’Uefa si dichiara soddisfatta dell’innovazione e ammette che una delle ragione del cambiamento risiede nella necessità di prevenire i cosiddetti “biscotti” nell’ultima partita del girone, un leit motiv da diverse edizioni a questa parte e che ora sembrerebbe essere scongiurato definitivamente, almeno secondo quanto afferma direttore delle competizioni Giorgio Marchetti.
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“C’e’ poco spazio per le speculazioni. Siamo convinti di essere abbastanza al sicuro: tante squadre hanno bisogno di vincere. Non sono particolarmente preoccupato del ‘biscotto’, parola che sento da quando sono nato. La competizione a 24 squadre è una una sorpresa positiva: tutti i gruppi sono aperti prima dell’ultimo turno – sottolinea il funzionario Uefa – Per noi è estremamente positivo. C’è stato un calo di segnature rispetto a Euro 2012? Vero, ma guardo ad altre cose positive, come il fatto che il risultato è cambiato negli ultimi 10 minuti in ben sette partite. Poi non so se la gente preferisce i 4-0 o i 4-1…“, conclude Marchetti.