Galles e Inghilterra (rispettivamente 6 e 5 punti) accedono agli ottavi di finale in un girone aperto a tutti gli scenari fino all’ultima giornata. Terza classificata la Slovacchia, che spera nel ripescaggio tra le quattro migliori terze, con 4 punti. Delude la Russia che racimola appena 1 punto.
Ecco a voi il pagellone del girone B: simbolo in negativo per gli scontri tra i tifosi, ma della bellissima impresa del Galles.
I folli scontri tra hooligans russi e inglesi e la gestione del problema: VOTO 1
Tutti avevano, e hanno, paura dell’ISIS. Le forze dell’ordine temono episodi come quelli dell’autunno 2015, mentre i tifosi russi rubano la scena. Gli scontri con gli hooligans inglesi, a cui poco interessa lo spettacolo sul campo, hanno in sé un qualcosa di orrendo. Conflitti, come una vera e propria guerriglia, in città e fuori dallo stadio: il “bollettino di guerra” dice 35 feriti a Marsiglia e un normale tifoso che vuol andare allo stadio a gridare il proprio inno nazionale deve uscire quasi in incognito per non incorrere in quelli che sono stati definiti “terroristi dello sport”. E in tutto questo le forze dell’ordine vanno sempre più in difficoltà: prima i tifosi russi rimandati in patria, e poi, nella partita Russia-Galles il presunto avvistamento di un famoso hooligan russo. L’impressione è che le forze di giustizia siano state colte di sorpresa da un problema che sembrava sparito anni fa, ma che, in realtà, al posto di un gol magnifico o una partita epica domina sulle prime pagine dei quotidiani, senza trovare adatte contromisure.
La confusione e il fallimento della Russia di Sluckij: VOTO 2
Sicuramente non era tra le favorite, ma la franchigia russa destava curiosità per i talenti presenti in rosa. Uno dei problemi più grossi, se non addirittura il più grosso, è stato tuttavia il ct della Russia. L’esperto Leonid Sluckij ha creato evidentemente confusione nella testa dei suoi promettenti ragazzi. Il condottiero ha dato l’impressione di non saper cosa fare delle sue gemme e pur di metterle nell’11 titolare ha assegnato loro ruoli assolutamente inadatti. Golovin in mediana sembra un pesce fuor d’acqua, va in difficoltà non solo con gli avversari ma, a tratti, anche con i compagni. Il 20enne del CSKA Mosca, abituato a giocare spesso sulla trequarti, non è stato in grado di mostrare il suo talento, non è riuscito a travestirsi da regista, lasciando a mani vuote il ct che aveva scommesso su di lui. Pur di mettere in campo tutti i suoi migliori uomini, Sluckij ha piazzato Kokorin da esterno sulla trequarti facendolo apparire quasi come un giocatore mediocre, cosa che aveva sicuramente mostrato di non essere con Fabio Capello. In tutta questa confusione ha fallito malamente anche Artem Dzyuba che, anche da prima punta, con attorno trequartisti improvvisati quali Kokorin, Shatov e un solo trequartista vero, Smolov, non è riuscito evidentemente a trascinare la Russia come tutti si sarebbero aspettati.
Aleksandr Kokorin e la sfida di una pornostar: VOTO 3
Prima della partita decisiva, e dopo le prime due figuracce contro Inghilterra e Slovacchia, la pornostar russa Alina Henessy aveva promesso ad Aleksandr Kokorin 16 ore di sesso qualora avesse messo a segno una doppietta contro il Galles. Alla fine però, il talento russo non si è risvegliato: per lui girone pessimo, niente doppietta, niente ottavi e, ovviamente, niente notte eccitante con la pornoattrice.
Harry Kane: VOTO 4
Sulla scia dell’ “Uragano” il Tottenham ha sfiorato la Premier, di cui lui è stato il capocannoniere: ma quello del girone B, più che uragano, è stato un giocatore spento sotto tutti i punti di vista. Non riesce a farsi trovare pronto dai compagni, è più statico del solito ed è anche meno cattivo. Ne risente l’Inghilterra che segna 3 gol in tre partite, ma 3 gol quasi per caso. Per sua fortuna anche Jamie Vardy ha contribuito al passaggio del turno e così Kane ha ancora almeno una occasione per tornare a scatenarsi.
La papera di Hart sulla punizione di Bale: VOTO 5
Non è mai stato molto amato dai tifosi, proprio per episodi come quello sul tiro di Bale. Prima della rimonta stava portando verso il baratro sé stesso e i compagni con quello che tuttora resta l’episodio più comico del girone B.
Il clima nella partita tra Galles e Inghilterra: VOTO 6
Alla vigilia era uno dei match ritenuti più a rischio, e invece le due tifoserie hanno stupito tutta Europa. In un clima piuttosto caldo per gli scontri tra gli hooligans, sia i tifosi gallesi che gli inglesi hanno mantenuto un atteggiamento esemplare, lasciando da parte la loro rivalità storica e ostentando un rispetto reciproco, sia sugli spalti che in campo, davvero inaspettato.
Wayne Rooney è anche un regista: VOTO 7
La differenza tra un campione ed un buon giocatore sta tutta qui: i ragazzi di Sluckij falliscono miseramente forzati a giocare in un ruolo a loro inusuale, Wayne Rooney, invece, assolutamente no. Il capitano inglese gioca i primi due match da regista mostrando netta supremazia in mezzo al campo, prima contro la Russia, poi contro il Galles, costringendo anche a corse vane Aaron Ramsey. Da sempre, pur di giocare in nazionale, è stato disposto a giocare in zone del campo non proprio naturali per lui, cavandosela in modo egregio. Riesce a dare tranquillità ai compagni ad essere un leader nel gioco e a dettare i ritmi anche più lontano dalla porta. C’è l’impressione però che nelle prossime partite possa essere posizionato sulla trequarti: l’Inghilterra fatica a concretizzare e c’è bisogno di lui. Wayne Rooney mostra passione forse più di chiunque quando veste la maglia della propria nazione e spetta ancora a lui il compito di guidarla, più lontano possibile, in questo Euro 2016.
L’importanza della panchina: VOTO 8
In un girone aperto fino alla fine, non può che fare la differenza l’apporto di chi subentra a partita in corso. A rappresentare perfettamente questo concetto sono proprio le due squadre e qualificate agli ottavi di finale. Il Galles forse non sarebbe qualificato, se nel primo match il ct Coleman non avesse inserito, nella seconda frazione, Robson-Kanu: la punta gallese ha segnato un gol che rimarrà nella storia, regalando la prima vittoria agli Europei al Galles. Certamente non farebbe parte delle ultime 16 squadre, l’Inghilterra, se Roy Hodgson non avesse mandato in campo sia Vardy che Sturridge: il pupillo di Ranieri al terzo pallone fa gol e regala il pareggio, l’attaccante del Liverpool con un tiro di prima nel recupero beffa il portiere del Galles e regala i vitali 3 punti ai suoi. A testimoniare l’importanza delle panchine ben fornite c’è anche Ondrej Duda, che a pochi minuti dal suo ingresso in campo aveva pareggiato il match contro il Galles, rete che gli ha anche regalato il posto da titolare nei match successive, ponendolo sotto la lente di ingrandimento di diversi club di medio livello in chiave mercato.
Le due perle di Marek Hamsik: VOTO 9
Quando lo vedi giocare bene per tutto il campionato con il suo Napoli, pensi anche che possa essere merito di Maurizio Sarri, che lo ha rivitalizzato, o anche di quel fenomeno di Gonzalo Higuain che trasforma in oro tutto ciò che tocca. Ma quando Marek Hamsik prende per mano la sua Slovacchia e in una partita fondamentale fa prima un assist di 39 per il compagno e poi una bomba a baciare il palo per il 2-0, allora pensi ad un giocatore che non ha paura di essere decisivo. In generale girone perfetto per lui, i suoi lanci sono pericolosi per tutte le difese e in fase di copertura è l’uomo uomo in più. Marek Hamsik ha già messo una bella firma sul suo Europeo e per la sua Slovacchia potrebbe non essere ancora finita.
Un Galles magnifico, illuminato da tre stelle: VOTO 10
Alla vigilia si temeva per il Galles che l’Europeo da un sogno potesse diventare un incubo. La sua unica ancora di salvezza era Gareth Bale. Ma alla fine del girone B questo Euro 2016, per i gallesi è già una favola. Un voto perfetto per tre partite perfette a cui si nasconde dietro il commissario tecnico Chris Coleman, artefice, almeno sulla carta, di un vero e proprio miracolo. Tatticamente il 3-5-2 calza a pennello con i suoi giocatori: gli esterni sono in grado di fare tutta la fascia, e in questo ricorda l’Italia, e la difesa è forse la sorpresa più grande sorpresa della fase a gironi. Oltre che alla squadra, e in particolare al suo allenatore, un inchino va fatto anche alle due stelle che vanno in campo: perché oltre a Gareth Bale, quasi commovente è l’apporto, soprattutto mentale, di Aaron Ramsey. Il primo sbatte contro tutte le difese, è veloce come il vento e in 3 opportunità fa 3 gol (2 su punizione) in 3 partite. Più fenomeno di così non può essere, perché non si sta comportando da ancora di salvezza, ma da colui che mette le ali ad un’intera squadra. Il centrocampista dell’Arsenal rappresenta invece l’anima della squadra: a centrocampo è di un livello pazzesco nei 3 match, si inserisce, torna indietro, va a chiudere, va a crossare e prende botte. Tutte caratteristiche simbolo di una squadra che non si arrende, è che nella fase decisiva potrebbe essere scomoda da affrontare per chiunque.