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L’ispezione UEFA è l’incubo più ricorrente dei gestori degli stadi italiani. Ma in Francia, in occasione di Euro 2016, sembra che si sia voluto chiudere un occhio. Almeno per quanto riguarda la tenuta del terreno di gioco degli impianti che ospitano le partite.
Risale solo a qualche settimana fa la polemica (poi rientrata) sulla qualità del manto erboso di San Siro prima della finale di Champions League in programma a Milano. In più occasioni, le squadre laziali e il Napoli hanno dovuto fare i salti mortali per adeguarsi alle richieste dell’organismo di Nyon. Durante questo europeo, invece, tutto tace.
Pazienza se lo stesso Didier Deschamps, allenatore della nazionale Francese, ha definito il terreno di gioco del Vélodrome di Marsiglia un “désastre”; pazienza se il Métropole di Lille (stadio che ha ospitato Germania-Ucraina e Francia-Svizzera) sembra un campetto di periferia dove si disputano partite di Prima Categoria: la UEFA, per il momento, non batte ciglio.
Nelle ultime ore, proprio per quanto riguarda l’impianto di Lille, è circolata una indiscrezione che potrebbe creare più di qualche imbarazzo. Il quotidiano francese Le Parisien ha infatti riportato la notizia che l’erba dello stadio sarebbe stata dipinta di verde per nascondere le condizioni pessime in cui versa il terreno di gioco. La tecnica usata sarebbe stata la stessa che viene impiegata per tracciare le linee del campo o disegnare i loghi pubblicitari.
La pelouse du stade Pierre Mauroy fait peine à voir. Plein de plaques marrons 😔 #EURO2016 #FRASUI pic.twitter.com/N2Ql6MXTYM
— Vincent Duchesne (@VinceSport24) 19 giugno 2016
E dire che il Métropole, insieme al Vélodrome e allo stadio di Nizza, aveva beneficiato, nei mesi scorsi, di una completa sostituzione del manto erboso. Tuttavia, le continue piogge degli ultimi giorni e la scarsa qualità delle zolle consegnate avrebbero condizionato pesantemente la buona riuscita dell’operazione di ripristino, portando alla luce tutti i difetti del terreno di gioco.
Una brutta figura internazionale, insomma, che rischia anche di condizionare alcune partite di Euro 2016. Le squadre più tecniche vengono chiaramente penalizzate dalle condizioni non perfette dei campi e, come nel caso di Deschamps, non sono mancate le critiche in proposito. Si consolino, dunque, gli agronomi degli stadi italiani: l’erba del vicino (francese), questa volta, non è affatto più verde.