E’ un dopopartita amaro quello di Italia-Germania. 120 minuti in parità hanno costretto le due nazionali a giocarsi la qualificazione alla lotteria dei rigori. Tanti errori e tanti rimpianti, uno in più da parte degli azzurri che hanno comunque giocato alla pari contro la Nazionale campione del mondo. Gianluigi Buffon e Andrea Barzagli si presentano davanti alle telecamere in lacrime mentre un paese applaude comunque l’esperienza della Nazionale italiana. “Nessuno si ricorderà di questa Nazionale”, sono forti e toccanti le parole di Andrea Barzagli che scoppia in lacrime in diretta televisiva a Il Grande Match su Rai 1. Gli fa eco Gianluigi Buffon: “E’ una delusione ma non puoi perdere se gli avversari sbagliano 3 rigori su 5”. Emozionato anche Leonardo Bonucci, autore del gol che ha riaperto la gara e del rigore sbagliato nella lotteria, che analizza la gara: “Fa male uscire così, perche abbiamo avuto tante occasioni per chiudere i rigori. I tiri dal dischetto sono una lotteria ma loro sono stati più bravi nell’ultimo, usciamo a testa alta“, per poi aggiungere: “Sono stato contento di aver fatto parte di questo splendido gruppo. Questa è stata la nostra forza, abbiamo tenuto testa ai campioni del mondo e questa è la nota positiva“. Ha parlato ai microfoni un altro dei protagonisti della serata, Marco Parolo che non ha dubbi su cosa ricorderà di questa esperienza: “Mi porterò con me l’unità del gruppo. Vedere gente che ci credeva veramente fa capire che avevamo creato qualcosa di straordinario. Il Mister ci ha fatto i complimenti, noi dobbiamo fare i complimenti a lui”.
“Mi dispiace per i ragazzi, hanno dato tutto quello che avevano contro una squadra fortissima. Peccato, potevamo andare avanti noi”, così Antonio Conte commenta la gara. ”L’unico rimpianto è avere perso ai rigori – aggiunge – Questi ragazzi ci hanno messo impegno, orgoglio e amore per la maglia, hanno dato tutto quello che avevano. Bilancio? Lo fanno gli altri. Sono contento di aver fatto questa esperienza. Questa panchina regala sempre grandi emozioni. Non è un addio, ma un arrivederci”. Il ct della Nazionale ha poi parlato della decisione di lasciare la Nazionale dopo due anni: “Non c’erano le condizioni per continuare, non mi sono mai sentito appoggiato, soprattutto dalla stampa”.