Euro 2016

Euro 2016, le pagelle di Belgio-Irlanda

Kevin De Bruyne - Foto Erik Drost CC BY 2.0

Allo stadio Matmut Atlantique, nella gara valida per il gruppo E, il Belgio di Wilmots scaccia gli incubi dopo la sconfitta dell’Italia e batte l’Irlanda per 3-0. La squadra di O’Neill mai in partita e soccombe dopo un primo tempo difensivo e concentrato. In gol, Lukaku, autore di una doppietta, e il centrocampista Witsel. Saranno decisive ai fini della qualificazione agli ottavi, le gare di Belgio e Irlanda contro rispettivamente Svezia e Italia.

BELGIO

Courtois 6,5
L’Irlanda non tira mai nello specchio e lui si annoia per la grande parte della gara. E’ bravo ad infondere sicurezza e nell’ordinaria amministrazione

Meunier 7,5
Viene promosso ai danni di Ciman e la scelta si rivela corretta. E’ attento in difesa e si sovrappone spesso. Impreciso quando deve arrivare alla conclusione su assist di De Bruyne ma è suo l’assist per il gol di Witsel ed è da una sua palla rubata che nasce il contropiede che porterà al terzo gol del Belgio. Da seguire, sopresa assoluta della gara.

Alderweireld 7,5
Rispetto a quello che ha giocato contro l’Italia è sembrato un altro. E’ perfetto nelle chiusure, prodigiosa una sua chiusura su Hoolahan che stava per mettere in porta Long. Sempre pericoloso sui calci piazzati ed è proprio Hoolahan a negargli la gioia del gol salvando sulla linea un suo gran colpo di testa

Vermaelen 6,5
Preciso nei disimpegni e autore di chiusure provvidenziali su Long.

Vertonghen 6,5
Da un difensore centrale adattato a terzino ci si aspetta una predilezione per la fase difensiva ma il giocatore del Tottenham non disdegna le discese sulla fascia e i suoi cross radenti e forti sono sempre un pericolo per i difensori avversari.

Witsel 7
E’ uno degli uomini più attesi e questa volta non fallisce l’appuntamento. Tiene bene il campo e realizza il 2-0 con un inserimento straordinario. Ha lanciato un segnale alle pretendenti

Dembélé 6,5
E’ vivace e intraprendente. Va meglio rispetto alla gara di Fellaini con l’Italia ma l’avversario è diverso. Costretto ad uscire per un infortunio
(57′ Nainggolan 6,5. Entra a gara praticamente in discesa e si limita a fare da scudo in mezzo al campo)

De Bruyne 7
Oggi si è visto il calciatore ammirato per larghi tratti della stagione in Premier League. Sempre pericoloso e Ward lo soffre. Nel primo tempo si fa vedere soprattutto per gli ottimi calci piazzati che si trasformano spesso in occasioni da gol e per un cross bellissimo per Lukaku. Nel secondo tempo straripa e apre a Lukaku le porte per il gol del vantaggio.

Hazard 7
Dalla parte di Coleman trova poco spazio, poi si sposta sulla destra e ridicolizza Ward in più di un’occasione ma soprattutto quando lo salta in velocità nel gol di Lukaku.

Carrasco 6
Ci si aspettava qualcosa in più ma in ogni caso tiene costantemente in apprensione Ward. Se c’è qualcuno che non ha convinto, quello è lui. Esce per una botta nel secondo tempo.
(64′ Mertens 6,5. Venticinque minuti per dimostrare di non essere una riserva né al Belgio né al Napoli. E lo dimostra, è un calciatore forte ma ha la sfortuna di trovarsi in due squadre in cui ci sono dei giocatori più forti di lui)

Lukaku 7,5
La sua gara ha due volti: insufficiente nel primo tempo quando si fa anticipare ed è apparso legnoso e lento. Cinico e spietato nel secondo tempo quando prima porta in vantaggio i suoi con un gran sinistro e poi chiude definitivamente i conti battendo Randolph (83′ Benteke s.v.)

All. Wilmots 6,5
Nonostante il risultato, il suo Belgio non ha ancora convinto del tutto. Dimostra ancora che davanti a delle difese piazzate e compatte, il suo range di talenti fatica e i movimenti senza palla sono ancora insufficienti. Il suo Belgio straripa solo quando si aprono delle praterie concesse dall’Irlanda e anche nel primo tempo le uniche occasioni pericolose arrivano dai calci piazzati e dalle ripartenze innescate da Cortois ma troppo poco per la gara contro la modesta Irlanda. Bravo ad inserire Meunier, mossa che si è rivelata decisiva.

 

IRLANDA

Randolph 6
Incolpevole sui gol.

Coleman 6,5
Veramente bravo questo ragazzo che ha annullato qualunque avversario che abbia giocato sulla sua fascia. In assoluto il migliore dei suoi. Sarà uomo mercato.

O’Shea 5,5
Tenta l’impostazione alla Bonucci e ogni tanto indovina qualche lancio pericoloso. Male nel secondo tempo.

Clark 
E pensare che aveva iniziato benissimo controllando bene e anticipando Lukaku. Malissimo nel secondo tempo, viene sempre anticipato. Hazard lo uccella in occasione del terzo gol e anche Mertens lo sorprende in più di un’occasione

Ward 5
I gol del Belgio nascono tutti dalla sua fascia. Soffre tutti gli avversari che gli si presentano e perde il duello contro il collega Meunier

Hendrick 5,5
Nel primo tempo, si fa vedere spesso in fase d’impostazione e fa tutto bene tranne l’ultimo passaggio. Si fa notare per aver buttato un pallone in campo per rallentare il gioco

McCarthy 5,5
O’Neill gli chiede un pressing alto e lui lo fa egregiamente in diverse occasioni. Ma per il resto a centrocampo nonostante una gara di sacrificio non è sufficiente. (62′ McLean 5,5. Impalpabile, solo un calcio di punizione battuto malissimo)

Whelan 5
Un fantasma, poco contributo alla causa a centrocampo

Brady 6
Il duello con Meunier non è semplice ma riesce a strappare una sufficienza con qualche iniziativa degna di nota

Hoolahan 6
E’ il folletto dell’Irlanda ma si nota solo quando salva un gol sulla linea. Per il resto, partecipa all’impostazione ma non incide. (71′ McGeady 5,5. Ha una buona possibilità per accorciare la distanza, la spreca malamente)

Long 6,5
Buon giocatore, è uno dei pochi dell’Irlanda a convincere, O’Neill lo schiera come vittima sacrificale e l’unico schema dell’Irlanda del secondo tempo è quella dei lanci lunghi per lui. E’ velocissimo, fa salire la squadra nel primo tempo ma nella seconda frazione di gioco, viene servito poco e male ma riesce sempre a creare una percezione di pericolosità nell’area belga. (78′ Keane s.v.)

All. O’Neill 5,5
Prova ad imitare Conte e cerca di tradurre la gara dell’Italia nei suoi uomini ma O’Shea e Clark non sono Bonucci e Chiellini. Si affida soprattutto alle ripartenze e alla velocità di Long. Ha una squadra modesta, non può fare più di tanto ma proverà a giocarsi la qualificazione nell’ultima giornata contro l’Italia.

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