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“Cosa rispondo a Mancini che disse che gli oriundi non dovrebbero giocare in nazionale? Che questa e’ una polemica infinita, e che non avrà mai fine”: le parole a caldo di Eder, l’uomo che ha giustiziato la Svezia nel finale, regalando all’Italia la vittoria e trascinandola agli ottavi. “Se chiedete a dieci persone, cinque vi diranno si’ e cinque no. Io vado avanti e penso al gol, che dedico a tutto il gruppo” – ha proseguito l’attaccante dell’Inter – “In questi Europei non ci sono partite facili, lo si è visto nelle altre gare. La Svezia e’ una squadra tosta, ma abbiamo fatto meglio, tenevamo a questa vittoria e l’abbiamo meritata. Vediamo dove possiamo arrivare l’importante e’ che, dovunque arriviamo, lo facciamo senza rimpianti. Dobbiamo dare tutto come stiamo facendo, la nostra forza è il gruppo: siamo 23 ragazzi, tutti contenti, anche chi non ha avuto spazio, di festeggiare con noi, è la cosa più bella”. Per Eder anche una piccola rivincita verso chi lo avrebbe voluto fuori dai 23: “Il calcio e’ cosi’, in un anno possono capitare momenti belli e momenti difficili ma anche gioie cosi’, per questo il calcio e’ cosi’ bello. Il lavoro che ho fatto sta dando i suoi frutti, ho lavorato tanto a casa per questo Europeo e mi sono fatto trovare pronto”.
Arrivano anche le parole di Emanuele Giaccherini, uno dei migliori anche nella partita di oggi: “L’obiettivo e’ stato raggiunto: volevamo arrivare agli ottavi di finale e ci siamo riusciti con una gara d’anticipo. Nessuno poteva pensare a ciò a inizio manifestazione; invece abbiamo dato belle risposte a tutti. Abbiamo dimostrato che questa squadra ha gli attributi”. La partita di oggi era molto più difficile, soprattutto dal punto di vista del gioco: sapevamo che la Svezia si sarebbe chiusa dietro e che avrebbe ‘bloccato’ il nostro gioco, in particolare gli inserimenti delle mezzali. Il primo tempo eravamo un po’ contratti e non abbiamo fatto bene. Nella ripresa invece abbiamo fatto bene, la nostra vittoria credo che sia piu’ che meritata”, ha concluso Giaccherini.
Simone Zaza: “E’ stata una partita difficile e sicuramente non bella. L’obiettivo pero’ era vincere: abbiamo conquistato i tre punti, che ci servivano per qualificarci, e di questo siamo contenti. Non e’ stata una prova maiuscola ma l’importante, ripeto, era vincere. L’approccio oggi e’ stato difficile. Loro andavano a mille all’ora. Non credo pero’ che eravamo timorosi o in ansia in avvio di gara. Sono contento per il mio esordio in questi Europei, sono contento per aver preso parte all’azione del gol e sono soprattutto contento per questa squadra, che merita di andare avanti”, ha aggiunto Zaza.”Mi sono buttato sulla rimessa di Chiellini e poi, dopo il mio tocco, e’ stato bravissimo Eder a fare il gol, che ci ha regalato la vittoria. Siamo tutti felici perché ci siamo già qualificati agli ottavi di finale. Mi auguro che ci saranno ancora tante partite con l’Italia protagonista e che, quindi, ci sarà spazio per tutti”, ha poi spiegato Zaza, ai microfoni di Sky. (AGI)
Marco Parolo: “Peccato per la traversa, ci avevo creduto ma l’importante era vincere. Il caldo all’inizio ci ha un po’ penalizzato. Nel primo tempo la Svezia ci ha pressato e chiuso gli spazi. Ma poi abbiamo cambiato ritmo e fatto un’ottima partita. Il mister alla fine del primo tempo ci ha detto che non stavamo facendo quello che avevamo provato, ma poi abbiamo preso le misure e alla fine abbiamo meritato. La Svezia ci ha lasciato più spazi, è calata di intensità, noi abbiamo continuato a martellare fino a trovare il gran gol di Eder. Adesso andiamo avanti per la nostra strada, vediamo di partita in partita, dobbiamo continuare a essere compatti e a giocare da squadra e i risultati arrivano. Anche oggi la Svezia ha fatto fatica a fare un tiro in porta”.