La Croazia tira un lungo sospiro di sollievo. Dopo gli incidenti e i problemi d’ordine pubblico avvenuti durante il match contro la Repubblica Ceca nella partita valevole per il secondo incontro di Euro 2016, la selezione guidata da Ante Cacic ne esce fuori con una multa di 100mila euro. La Commissione disciplinare della Uefa, inoltre, ha sancito il divieto di vendere biglietti agli “hooligan” croati già identificati, ma tale sanzione è “sospesa per un periodo di prova fino alla fine del torneo”. La gara in questione, disputatasi sabato scorso a Saint-Etienne e finita 2-2, era stata sospesa per sei minuti per lancio di fumogeni in campo da parte dei tifosi croati. Un petardo è anche caduto vicino a un vigile del fuoco, che era entrato sul terreno di gioco per rimuovere i fumogeni. La Uefa aveva messo sotto inchiesta la Federcalcio croata (NHS) per disordini, uso di materiale pirotecnico, lancio di petardi e comportamenti razzisti.
Le ultime notizie ci informano che la Uefa ha vietato alla Federcalcio della Croazia la vendita di biglietti a tifosi individuati come hooligan per le restanti gare di Euro2016. “Queste sanzioni – precisa la Uefa in un comunicato – sono differite, nell’ambito di un periodo di prova, sino alla fine del torneo continentale”. “Tali decisioni assunte dalla Commissione disciplinare di controllo sono inappellabili”, si apprende ancora nella nota odierna della Uefa, che ha dunque usato un pugno leggero, nonostante la recidività della Federcalcio croata.