Continuano ad emergere ulteriori dettagli in merito all’esame sostenuto da Luis Suarez presso l’Università per Stranieri di Perugia. Repubblica.it ha infatti reso noto il colloquio tra l’attaccante dell’Atletico Madrid ed i professori Lorenzo Rocca e Danilo Rini. Di seguito le risposte di Suarez:
PRIMA PARTE
Rocca: Eccoci qua. Allora, possiamo iniziare con l’esame, intanto se ci parli un po’ di lei, se si può presentare.
Suarez: Io mi chiamo Luis, sono nato in Salto, Uruguay. Quando avevo 7 anni, poi (incomprensibile) da Uruguay. Sono sposato con mia moglie da 10 anni. Ho 3 figli, una bambina di 10 anni. Io avevo in Barcelon… Barcellona, da 6 anni! Io sono calciatore, professionista…
Rini: Abbiamo sentito, ahahaha.
Suarez: A 15 anni cominciare a…
Rini: …a giocare
Suarez: A giocare! Calcio. Nazionale Uruguay, poi all’Ajax, Olanda, poi al Liverpool. Poi, poi al Liverpool.
Rocca: E nel tempo libero che cosa ti piace fare?
Suarez: Mi piace tanto stare con la mia famiglia, nel tempo libero gioco alla Play Station, con miei figli. Dopo piace molto (incomprensibile) in Uruguay fare bercue, con i miei amici! Con mia famiglia. Stare insieme.
SECONDA PARTE
Rocca: Allora, qui hai 4 immagini, ne può scegliere due, quelle che vuole. Se ce le può descrivere per favore.
Suarez: Questa! Ci sono due persone, una mamma e un bambino. Mamma aiuta aaa, poi aiuta…
Rocca: A fare i compiti.
Suarez: A fare i compiti! Eeee, bambino, una pena sul quaderno a fare…la mamma indossa una maglietta rossa. Bambini indossano camicia celeste. La mamma porta gli occhiali.
Rocca: Va bene, benissimo! Un’altra immagine.
Suarez: Ci sono quattro persone. Papà, mamà e bambino e bambine, a fare cibo.
Rocca: Benissimo!
Suarez: Il supermercato, la spesa.
Rini: La spesa, sì sì.
Suarez: A mangiare, il bambino porta cocummella.
Rini: Cocomeri, ahahahha.
Suarez: Sì, sì. Peperoni eee…
Rocca: Frutta e verdura.
Suarez: Frutta e verdura! Poi carrello. Mocio…molto (incomprensibile) molto felice i bambini.
TERZA PARTE
Rocca: Senti, ormai è un po’ che vivi qui in Italia, qui a Perugia, siamo vicini di casa, come ti trovi, come stai qui a Perugia?
Suarez: Bene, molto contento. Famiglia molto felice, bambino scuola, ma poco preoccupato.
Rocca: Preoccupato? Perché?
Suarez: Porché non ho molto tempo qua a stare in famiglia, giocare alla Play Station, figli, fare una cosa con mia moglie. Torno, torno il pomeriggio, alle 3, sono un po’ preoccupato.
Rocca: Hai troppi impegni, torni stanco dal lavoro. Eee, forse dovresti andare a vedere qualche posto bello, con la tua famiglia, passare una gita…
Suarez: Va bene, buona idea, io parlare con mia moglie e (incomprensibile).
Rocca: Sì, chiedere.
Suarez: Chiedere a lui qualche…
Rocca: Qualche posto?
Suarez: Sì.
Rocca: Allora, vicino Perugia, una città molto famosa, non troppo grande, Assisi. Assisi famosa per San Francesco, per la cattedrale, potresti passare una bella giornata o domenica ad Assisi.
Suarez: Buona idea, parlare con mia moglie e domenica facciamo!
Rocca: Questa gita.
Suarez: Questa gita.
Rocca: Va bene, che dici può bastare?
Rini: Può bastare.
Rocca: In questi giorni, mmm.
Suarez: Molta pressione, molta pressioni.
Rocca: Eh sì sì, immagino.
Rini: Già sei stato abbastanza fortunato, perché solo l’orale… se no sarebbe stato un po’ più difficile.
Rocca: Sì però credo che nei prossimi mesi lei segua delle lezioni di italiano, no? Dovrà studiare italiano!
Suarez: Sì sì sì.
Rocca: Anche per capire meglio i compagni e vivere…
Suarez: Anche per cercare lavoro. Allora in Barcellona il giocatore, il giocatore o calciatore…
Rocca: Sono uguali.
Suarez: Calciatore parlare italiano, della Juventus, Pjanic.
Rocca e Rini: Ah, Pjanic, Pjanic.
Suarez: Parlare italiano.