L’ex allenatore Sven Goran Eriksson, che a inizio anno ha annunciato di avere un tumore al pancreas, torna a parlare al “Telegraph“: “Per cominciare, chiedo scusa per il ritardo. Avrei dovuto scrivere questo articolo prima che iniziassero gli Europei ma ho avuto un piccolo contrattempo. Ora mi sento molto meglio”.
In questi mesi in tantissimi hanno voluto mostrargli la propria vicinanza, con Eriksson che è stato in vari paesi tra cui Svezia, Inghilterra, Italia e Portogallo: “La bontà delle persone mi ha spinto spesso alle lacrime. Solitamente la gente parla bene di qualcuno quando muore, io ho la fortuna che parlano di me mentre sono ancora vivo. Il calore e l’amore che ho sentito mi hanno dato energia e felicità, mi hanno aiutato a restare positivo in merito al mio stato di salute”.
Quando Eriksson ha parlato del suo male per la prima volta, ha fatto sapere che non gli avevano dato più di un anno di vita: “Sono ancora in piedi. Se chiedete ai medici quanto mi resta, non possono rispondere. Se la cosa mi preoccupa? Credo sia meglio non sapere”.
Eriksson rivela infine di aver ricevuto anche la visita di David Beckham, capitano della sua Inghilterra: “Mi ha portato sei bottiglie di vino, una del 1948, l’anno in cui sono nato. David Beckham è questo, una persona estremamente buona”.