Calcio

Empoli, Zanetti: “Contro il Monza mi sono preoccupato. Torneremo al centrocampo a 3”

Paolo Zanetti Empoli
Paolo Zanetti - Foto LiveMedia/Valentina Giannettoni

L’Empoli nella giornata di domani è attesa dalla sfida al Castellani dove arriverà la Juventus di Massimiliano Allegri in cerca di riprendere la marcia dopo il pareggi interno con il Bologna. La squadra di Zanetti però nella sua classifica ha ancora il numerino zero alla casella punti: anche questo fa stare poco sereno il tecnico ex Venezia che ha così parlato in conferenza stampa.

Zanetti: “La preoccupazione mi viene quando non vedo in campo una squadra. Non ho mai accampato scuse, quello che non mi è piaciuto è questo. Noi siamo all’inizio, abbiamo perso alcuni punti di riferimento all’interno del gruppo. Questi vanno ricostruiti, trovati in altre persone. In campo ho visto una squadra che non ha lottato come voglio io, come ho sempre trasmesso e come voglio io. La cosa che ho chiesto è la predisposizione a creare una certa mentalità. Che il mercato sia finito sono contento 10. Noi paghiamo il fatto che il mercato finisca con due partite fatte, già domani avremo una squadra che ha fatto solo due allenamenti insieme. Sono contento dei giocatori arrivati, io penso che il progetto fosse quello di andare sulla falsariga dello scorso anno, abbiamo preso dei centrocampisti di corsa. Sono arrivati Maleh e Bastoni, oltre ad aver recuperato Fazzini“.

Sulle scelte: “Torneremo con un centrocampo a tre, perché la squadra in questo momento lo necessita. Le difficoltà per noi sono arrivate subito ed è qui che un gruppo si cementa se ha voglia di farlo. Parlando coi ragazzi c’è questa voglia, per cui sono più sereno. Ho una squadra omogenea, potendo fare scelte non obbligate. Farò di tutto per creare qualcosa di importante“.

Sulla Juventus: “Non è vero che non abbiamo nulla da perdere e che non possiamo batterla. Sono d’accordo che sia difficile, ma già l’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di importante. Se si parte già sconfitti prestiamo subito il fianco, anche questo fa parte della mentalità che vogliamo ricreare. Per noi è un’occasione per dimostrare qualcosa di diverso, contro un avversario forte e che ci mette alla prova. Va affrontata al massimo delle nostre capacità. Sembra un Everest giocare contro Juve, Roma e Inter ma dobbiamo fare qualcosa per alzare il livello. Gara dopo gara dobbiamo affrontare queste difficoltà. Se non faremo punti, dipende in che modo non li faremo. Bisogna attaccarsi di più alla maglietta e “morire sul campo“.

 

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